Emergenza freddo, cardinale Bassetti: «poveri e senza tetto spina nel fianco della nostra società opulenta»

Maltempo e emergenza freddo, il cardinale Bassetti interviene su “L’Osservatore Romano”: «imperativo morale prendersi cura delle periferie delle nostre città».

«Sono una sorta di spina nel fianco della società opulenta, tra i bulimici desideri di benessere e l’incessante avidità di possesso. Possiamo far finta che non esistono, ma quei poveri sono sempre lì, davanti ai nostri occhi. Nelle stazioni ferroviarie, sotto le scalinate dei centri storici, sotto i portici delle nostre chiese. Ovunque ci sia un riparo».

Nel numero de “Il Settimanale” de L’Osservatore Romano in edicola oggi, 1° marzo, il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, ricorda che l’emergenza freddo di questi giorni ha causato una decina di morti in Europa e almeno due in Italia, senzatetto a Milano e a Ferrara. Morti di poveri che, osserva Bassetti, non fanno notizia, «soprattutto a ridosso delle elezioni politiche», ma che non possono non interrogare, soprattutto «coloro che hanno responsabilità pubbliche».

I derelitti e gli abbandonati delle nostre periferie – circa cinquantamila secondo l’Istat, ma probabilmente di più – rappresentano «un piccolo popolo che vive ai margini della società in condizioni di degrado assoluto».

Persone, scrive il presidente della Cei, «che sopravvivono come scarti umani tra i rifiuti urbani delle nostre città», «fantasmi» di cui si prendono cura istituzioni locali e associazioni di volontariato d’ispirazione cristiana dietro i quali si celano soprattutto storie ed esperienze di vita.

«Al presente di disperazione, spesso caratterizzato da alcolismo, malattie e solitudine si antepone in genere un passato caratterizzato da fallimenti lavorativi e familiari», osserva il porporato.