Elezioni in Germania: appello dei vescovi, “liberare il mondo dall’incubo delle armi nucleari”

In questi giorni in cui ricorre l’anniversario dei bombardamenti su Hiroshima e Nagasaki, la Conferenza episcopale tedesca lancia, in vista delle elezioni federali del prossimo 24 settembre, un appello per “liberare il mondo dall’incubo delle armi nucleari”.

A dar voce al pensiero della Chiesa tedesca è Heinz-Günther Stobbe, membro della Commissione giustizia e pace e direttore del gruppo di lavoro “pace giusta”. Stobbe sottolinea la crescente proliferazioni delle armi nucleari. “La Chiesa tedesca – sottolinea Stobbe – si deve muovere affinché il governo federale abbandoni il suo attuale atteggiamento di gentile distacco da questi temi.

Nessuno deve farsi illusioni, perché gli oppositori al movimento anti-nucleare sono potenti, persistenti e pieni di risorse. Serve un respiro democratico di ampio respiro per superare queste resistenze. Ma è proprio la Chiesa che non deve lasciarsi scoraggiare”. L’immagine del fungo atomico sopra Hiroshima e Nagasaki è diventato un simbolo, “il segnale dell’imminente autodistruzione del genere umano del 20° secolo”. Se durante la Guerra Fredda le armi nucleari sono prolificate sia in Occidente che in Oriente, “oggi – afferma Stobbe – il loro numero si è ridotto in modo considerevole. Ma a fronte di questo disarmo assistiamo ad un’ondata mondiale di modernizzazione sul fronte degli armamenti”. Se la minaccia di una guerra atomica sembra allontanarsi, rimane il fatto che “la terza guerra mondiale si sta consumando, per numero di vittime, attraverso tanti piccoli conflitti e guerre”.

Secondo Stobbe è un controsenso il fatto che “il diritto internazionale vieti l’uso di armi biologiche e chimiche di distruzione di massa, e non vieti le armi nucleari”. È difficile da comprendere, secondo Stobbe, come alcuni Stati si arroghino il diritto di possedere armi nucleari, mentre altri non possono detenerle. “Il possesso di armi nucleari – afferma – cementa una divisione di potere e politica e rappresenta un permanente fattore di instabilità politica e militare”.

Quello per il disarmo nucleare è l’ottavo appello che la Chiesa tedesca lancia durante la campagna elettorale in Germania. Ad aprire la serie, era stato in marzo il presidente della Commissione giustizia e pace, mons. Stephan Ackermann, vescovo di Trier, e successivamente Thomas Sternberg, presidente dello ZdK (Comitato centrale dei cattolici tedeschi).