E se non fosse la “persona” che credevo di sposare?

Una persona, per contrarre matrimonio, deve essere “pronta”, ovvero, oltre a possedere la conoscenza minima richiesta circa la natura del matrimonio, deve anche conoscere la persona che sta per sposare.

Se uno dei due contraenti è in errore circa il proprio fidanzato/a o circa una specifica qualità richiesta nella persona che si intende sposare, allora il consenso è invalido.

Se un matrimonio viene dichiarato invalido per il capo di errore sulla persona, ciò significa che c’è stato un errore circa l’identità della persona che si voleva sposare nel giorno di celebrazione nuziale. Oggi, questi casi sono davvero rari, tuttavia ancora possibili. Infatti, può darsi che le parti non si siano incontrate prima del giorno del matrimonio, per esempio nel matrimonio per posta. L’idea oggi fa quasi sorridere, ma in passato numerosi matrimoni si organizzavano in questo modo, si pensi ad esempio durante la guerra. Inoltre, per quanto strano possa sembrare, alcune relazioni odierne hanno fatto emergere il dato dei matrimoni internazionali via Internet che realmente esistono. Un ulteriore esempio può riguardare i gemelli identici. Se il gemello che non si vuole sposare si fa sostituire il giorno della celebrazione delle nozze, bene, colui che si sposa è in errore circa la persona con la quale ha scambiato il consenso. In tal caso il matrimonio è dichiarato invalido per errore circa l’identità della persona.

Per quanto riguarda, invece, l’errore circa una specifica qualità richiesta nella persona che si vuole sposare va tenuto presente che questa qualità deve essere ritenuta più importante della persona stessa. Questo concetto non è facilmente spiegabile, tuttavia il punto è questo: se una persona avesse saputo che la qualità intesa non era presente nel proprio fidanzato nel giorno della celebrazione delle nozze, non lo/a avrebbe mai sposato/a!

Un esempio potrebbe essere il seguente. I genitori di Rose divorziano quando lei ha soltanto 10 anni. Suo padre si dichiara omosessuale e lascia la famiglia. La vita della ragazza va avanti normalmente benchè i rapporti con il padre siano veramenti radi. All’Università conosce Will, si fidanzano e dopo qualche anno decidono di convolare a nozze. Tuttavia, dopo qualche anno di matrimonio e la nascita di due figli, i due divorziano.

Rose scopre che suo marito è bisessuale. Il coniuge, ormai scoperto, confessa e invita la moglie a lasciarlo qualora non intenda accettare questo lato del suo essere. La donna fa proprio così e presenta istanza alla Chiesa per avere la dichiarazione di nullità.

Il matrimonio viene dichiarato nullo per errore sulla qualità della persona. Se Rose, infatti, avesse conosciuto l’attrazione di Will per gli uomini non lo avrebbe mai sposato, soprattutto dati i precedenti di suo padre. Poichè Rose era in errore circa la vera sessualità di Will, il matrimonio, benchè certamente celebrato, venne dichiarato nullo.