Don Domenico risponde a una bambina: il senso del battesimo è…

È stata celebrata in Cattedrale dal vescovo Domenico la messa nella prima domenica di Quaresima

C’è la letterina di una bambina delle elementari, Chiara, a dare lo spunto all’omelia della prima domenica di Quaresima del vescovo. Al centro una domanda: «Perché da piccoli dobbiamo fare il battesimo per togliere il peccato originale di Adamo ed Eva? Noi non abbiamo fatto niente. Sapresti rispondermi?».

Per don Domenico è stata l’occasione per andare al nocciolo del racconto della Genesi, talvolta banalizzato, ridotto a una storiella in cui Dio se la prende per una sciocchezza. Una lettura approssimativa, che non rende conto della ricchezza del testo biblico. Per comprenderlo è però importante tornare al senso delle parole, al nome “Adamo”, che riconduce al significato “terra”. «Adamo è lì a ricordarci che l’uomo è dalla terra, è fragile, è carne, è come l’erba, anche se è insieme animato dallo spirito che gli proviene dal Dio della vita».

Una verità che spesso cerchiamo di camuffare: «qui – ha spiegato il vescovo – si inserisce la tentazione: quando non siamo più capaci di riconoscere questa condizione fragile». C’è però il deserto quaresimale a rimettere a posto le cose, perché «nel deserto non è possibile camuffare, la propria condizione». È invece necessario raccogliere il succo di questa tentazione, come accade a Gesù per bocca del diavolo, che «vorrebbe convincerci a superare la nostra insicurezza di creature fragili facendo ricorso alle cose, all’autoaffermazione, a effetti speciali».

Ma il Maestro oppone una secca risposta di rifiuto: «Gesù si poggia unicamente sulla parola di Dio. Dice: “non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”. Come a ricordarci che l’uomo non è semplicemente bisogno da appagare». E poi: «“non metterai alla prova il Signore Dio tuo”, perché non è Dio che dobbiamo mettere sul banco degli imputati, ma è ciascuno di noi che deve farsi mettere in discussione da lui». E infine: «“Il Signore Dio tuo adorerai, a lui solo renderai culto”. Niente e nessuno può sottrarci alla nostra fragilità, se non Dio».

Gesù oppone alla via del demonio, la via di Dio. In queste riflessioni si trova la risposta a Chiara: «chi si affaccia al mondo non ha nessuna colpa, deve però scegliere quale di queste due strade percorrere. Il battesimo è la strada che ha scelto il Maestro, e che noi, in questo tempo di Quaresima, dobbiamo cercare di riscoprire».