Le diocesi del Lazio in pellegrinaggio ad Assisi

Il 3 e 4 ottobre, i fedeli delle diocesi del Lazio si recheranno in pellegrinaggio ad Assisi, in occasione della festa di San Francesco, per offrire l’olio per alimentare la Lampada votiva dei Comuni d’Italia. A guidare l’evento, che vede ogni anno una differente Regione italiana protagonista di questo speciale gesto di devozione, sarà il cardinale vicario Agostino Vallini, presidente della Conferenza episcopale del Lazio. Saranno inoltre presenti nel corso dei due giorni il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il sindaco di Roma Capitale Ignazio Marino.

Il 3 e 4 ottobre, i fedeli delle diocesi del Lazio si recheranno in pellegrinaggio ad Assisi, in occasione della festa di San Francesco, per offrire l’olio per alimentare la Lampada votiva dei Comuni d’Italia. Fu proprio il Lazio la prima Regione ad accendere la lampada 75 anni fa, pochi mesi dopo quel 18 giugno 1939 in cui Pio XII proclamò San Francesco d’Assisi, insieme a Santa Caterina da Siena, patrono d’Italia.

A guidare l’evento, che vede ogni anno una differente Regione italiana protagonista di questo speciale gesto di devozione, sarà il cardinale vicario Agostino Vallini, presidente della Conferenza episcopale del Lazio: una regione impregnata della spiritualità francescana che è stata cornice di importanti momenti dell’itinerario spirituale di San Francesco. A Greccio, il Poverello d’Assisi, con la rappresentazione della Natività di Gesù, poté contemplare profondamente la povertà che accompagnò la venuta nel mondo del Salvatore, mentre a Fonte Colombo, scrivendo la Regola, ribadì la scelta di vivere radicalmente il Vangelo. A Roma, invece, sottomise al discernimento del Papa la sua intuizione di vita. «Recandoci in pellegrinaggio ad Assisi – si legge nel messaggio inviato dai vescovi della Conferenza Episcopale Regionale alle Chiese del Lazio – desideriamo ricevere da San Francesco un aiuto per crescere nell’amore del Signore: egli infatti continua a parlare al cuore di ogni uomo e ci testimonia la ragione profonda della povertà evangelica. Andiamo ad Assisi per diventare anche noi, come San Francesco, strumenti di pace in un mondo dove crescono i conflitti e spesso sfociano in drammatiche violenze. L’intercessione di San Francesco ci ottenga la concordia e la comunione nelle famiglie, negli ambienti di lavoro, nelle relazioni sociali, e ciascun cristiano adempia la sua vocazione di servo di amore e di perdono, cooperando alla costruzione di una società di pace. In questo tempo di grave crisi economica cresce nelle nostre città e nei paesi il numero dei poveri. Papa Francesco ci chiede di riconoscere nei poveri “la carne sofferente di Cristo” e di lenire le loro pene».

Nel dettaglio, il programma, indicato nel sussidio liturgico realizzato con il contributo della Regione Lazio, dei due giorni ad Assisi – cui parteciperanno anche rappresentanze delle istituzioni del Lazio – prevede per venerdì 3, alle 17 il Corteo civile che da piazza Garibaldi raggiungerà la vicina basilica papale di Santa Maria degli Angeli, con la partecipazione dei presidenti delle Regioni e delle Province di Umbria e Lazio, con i sindaci del Lazio e il sindaco di Assisi. Alle 17.30, nella basilica di Santa Maria degli Angeli, dopo l’accoglienza delle autorità civili da parte del custode del Convento di Santa Maria degli Angeli, il francescano padre Vittorio Viola, si svolgerà la solenne commemorazione del Transito di San Francesco, presieduta dal vescovo di Rieti monsignor Delio Lucarelli, vice-presidente della Conferenza episcopale laziale, assistito dai cardinali Attilio Nicora, legato pontificio per le basiliche papali di Assisi, e Agostino Vallini, vicario generale di Sua Santità per la diocesi di Roma. Parteciperanno i vescovi delle diocesi del Lazio, il vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino e i ministri generali e provinciali delle Famiglie francescane. Durante la liturgia è prevista l’offerta dei doni da parte del sindaco di Assisi e delle autorità civili del Lazio.

Sabato 4, alle 8.30, nel Palazzo Municipale di Assisi si terrà l’incontro delle autorità civili del Lazio con la Municipalità di Assisi, seguito alle 9 dal corteo civile che da piazza del Comune raggiungerà la basilica di San Francesco. Alle 9.30 nella basilica papale di San Francesco (chiesa superiore), il francescano padre Mauro Gambetti, custode del Sacro Convento, accoglierà il corteo e alle 10 è in programma la solenne concelebrazione in Cappella papale, presieduta dal cardinale vicario Agostino Vallini insieme ai vescovi delle diocesi del Lazio, al vescovo di Assisi monsignor Domenico Sorrentino, ai ministri generali e provinciali delle Famiglie francescane. Durante l’offertorio, il sindaco di Assisi e le autorità istituzionali, insieme ai fedeli delle diocesi del Lazio, presenteranno doni tipici regionali a San Francesco, mentre prima dei riti di conclusione, il sindaco di Roma Capitale Ignazio Marino accenderà la lampada votiva dei Comuni d’Italia con l’olio offerto dal Lazio. Alle 11.30, nella Loggia del Sacro Convento, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi terrà il messaggio all’Italia, a cui seguiranno i saluti del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, del Sindaco di Assisi Claudio Ricci e del vescovo di Assisi monsignor Domenico Sorrentino.

Quindi, nel pomeriggio, alle 16 nella basilica papale di San Francesco (chiesa inferiore), si svolgeranno i vespri pontificali in Cappella papale presieduti da monsignor Gino Reali, vescovo della diocesi suburbicaria di Porto-Santa Rufina e delegato per il pellegrinaggio regionale ad Assisi. Al termine (ore 16.45), il corteo con le autorità civili del Lazio e di Assisi muoverà dalla basilica inferiore alla piazza superiore: qui, la chiusura, con la preghiera di protezione per l’Italia e per il mondo con la reliquia della benedizione autografa di San Francesco e la distribuzione dei ramoscelli d’ulivo.

Ad Assisi, inoltre, ci sarà modo di seguire varie iniziative tra cui quelle promosse dal Comune umbro e dalle istituzioni della nostra Regione per mostrare l’influsso di Francesco nella vita del singolo e nella storia dei popoli. In questa stessa direzione, la Conferenza episcopale laziale e la Regione Lazio hanno raccolto in una guida curata dalla diocesi di Rieti sotto la guida di Ileana Tozzi, e con prefazione di monsignor Lucarelli, i principali luoghi francescani del nostro territorio, valorizzando sia quelli dove la storia testimonia la presenza del santo, sia i principali insediamenti francescani sorti nel corso dei secoli.