«Dieci anni a servizio della Chiesa e della società» gli scout reatini festeggiano l’anniversario

Avrebbe dovuto essere festeggiato lo scorso 6 novembre il decennale del gruppo Fse Rieti 2 “Marco Tempesta”, ma la situazione e gli impegni portati dallo sciame sismico iniziato il 24 agosto hanno suggerito al numeroso gruppo scout reatino di rinviare il tutto di qualche mese.

Così, la grande festa si è svolta la scorsa domenica. Gli spazi del centro pastorale di Santa Rufina hanno visto riuniti i lupetti, le coccinelle, gli esploratori, le guide, i rover e le scolte di oggi, insieme a a quanti in questi anni hanno indossato la divisa dell’associazione e hanno raccolto l’invito a partecipare.

La giornata è stata un modo per guardare alla crescita a Rieti del movimento fondato da Baden Powell, ma anche la sua continuità, nel segno dell’impegno più che della celebrazione: «c’è l’intensione – ha spiegato il parroco di Santa Rufina, don Emmanuele Dell’Uomo D’Arme, che degli scout e anche l’assistente spirituale – di lavorare sempre meglio, a servizio non solo della Chiesa, ma anche della società».

La mattinata, completata dalla messa celebrata dal vescovo Domenico, è stata caratterizzata da giochi e attività, affiancati dalla proiezione della storia fotografica dell’associazione e dall’esposizione di alcuni documenti chiave per l’evoluzione del gruppo.

La giornata è stata inoltre occasione per il riconoscimento ufficiale di due scout reatini quali “capi brevettati”. Non a caso hanno partecipato al momento di festa il capo distretto Ettore Micheli, da Viterbo, e gli incaricati di distretto dei lupetti, Manuel Renzi, e delle coccinelle, Maria Chiara Pasetti, insieme all’assistente regionale di Lazio e Toscana don Fabio Minghini, arrivato da Grosseto. A ricevere il fazzolettone blu dei “capi brevettati” sono stati Ruggero Baistrocchi e Marco Rosati, che hanno prestato giuramento e ricevuto la benedizione dal vescovo.

A spiegare il senso del passaggio è stato il Won-tolla (capo scout) reatino Emanuele Chiarinelli: «pensate questo: quand’è che si finisce di imparare? Mai. Anche i vostri capi si preparano per dare qualcosa di più a voi e agli altri. Essere scout è quanto diciamo nei nostri motti: “del nostro meglio” e “sempre pronti”».

La sempre maggiore preparazione degli educatori scout, inoltre, è oggi una esigenza fondamentale per l’associazione, per la quale, a Rieti, la domanda è altissima. È proprio per mancanza di educatori, infatti, che quest’anno si è dovuto rinunciare a costituire nuovi gruppi di lupetti e coccinelle, il cui numero è potenzialmente doppio rispetto all’attuale.

A conclusione della festa, i presenti hanno condiviso una grande torta decorata con i colori e lo stemma del gruppo scout. Un altro piacevole momento di una bella domenica di sole e di amicizia. Un modo per riprendere slancio e preparare i secondi dieci anni di attività.