Debito Asm, Donati: «ripristinata una buona gestione delle finanze pubbliche»

Capisco le esigenze di visibilità del centro destra reatino, scaturenti dalla lotta interna per la futura candidatura a sindaco, ma trovo quanto meno bizzarri alcuni rilievi della minoranza all’operato della giunta Petrangeli che ha estinto, almeno fino al 31 dicembre 2013, l’esposizione debitoria con ASM (in termini di spettanze di competenza e interessi di mora), sanando nei fatti un fardello che ha notevolmente appesantito le già disastrate casse comunali. .

Inoltre, è singolare che tali critiche a questa efficace azione amministrativa cui va dato merito all’assessore al Bilancio e ai suoi uffici, siano state mosse anche da alcuni consiglieri, candidati sindaco nel 2012, che però hanno marcato fin’ora il loro incarico elettivo solo con le reiterate assenze nei consigli comunali e nelle apposite commissioni.

Tuttavia, in tale questione nessuno ha usato toni trionfalistici, ma certamente è stato rimarcato il pregio politico della questione cui va dato riconoscimento al governo cittadino.

Innanzitutto, è stata ripristinata una prassi di buona gestione delle finanze pubbliche che, nel caso di specie, ha fatto si che regolarmente, almeno dal nostro insediamento, sono stati garantiti i pagamenti ad ASM, inopinatamente interrotti dal 2009.

Inoltre, mi preme sottolineare che i nuovi strumenti normativi offerti per i comuni in «pre-dissesto», hanno determinato la possibilità di contrarre mutui con la Cassa Depositi e Prestiti e di poter attingere ad appositi fondi ministeriali proprio per tentare di salvare gli enti indebitati e le sue partecipate come ASM, garantendo in questo caso soprattutto la salvaguardia delle maestranze occupate.

È interessante poi ricordare che, in una prima commissione consiliare, l’ex dirigente del settore finanziario, incalzato dalle domande di tutti i consiglieri presenti, segnalò che in quel tempo e su precise direttive politiche della giunta precedente, fosse costretto a stornare le quote dovute ad ASM – frutto del pagamento della relativa tassa da parte dei cittadini -, per il finanziamento delle politiche sociali o per il mantenimento delle tante posizioni lavorative in seno all’Amministrazione (molte, si ribadisce purtroppo precarie a vario titolo ed illuse con la promessa di una definitiva stabilizzazione); altrimenti, se ne deduce che i vari bilanci annuali non si sarebbero potuti chiudere, viste le spese cosi maldestramente sostenute.

Non si ricorda che al tempo la destra reatina fosse stata così solerte nella relativa comunicazione per i cittadini!

Infine, è però assolutamente chiaro che rimangono sul tappeto tutte le problematiche inerenti l’affidamento dei servizi, ora garantito con mera ordinanza sindacale e, soprattutto, l’ineludibile necessità di piano di sviluppo industriale per l’ASM.