Convegno Fai, D’Orazi: «la città è un prodotto collettivo»

«La domanda è perché nella storia delle nostre città l’urbanistica sia nata come fattore di miglioramento, di maggior bellezza della città, e perché invece oggi l’urbanistica al di fuori dei contesti storici ha una valenza completamente opposta».

Il tema proposto dal delegato Piero D’Orazi, responsabile territorio e ambiente della Delegazione Fai di Rieti, è tra quelli centrali del ciclo di incontri organizzati all’Auditorium dei Poveri dal Fai di Rieti in collaborazione con «Frontiera» su “Percezione consapevole di ambienti e spazi significativi”.

Una domanda posta anche in senso positivo: «è possibile tornare a fare belle le nostre città?»

«Io penso che sia possibile – ha risposto l’architetto – ma la risposta la lascio in sospeso. Perché occorre ricordare che la città non è fata da nessuno, ma è fatta da tutti. La città è uno sforzo collettivo. È un impegno dell’intelligenza di tutti i cittadini. La risposta non può essere data da un solo individuo, ma deve essere data dalla totalità dei cittadini».

«Trovare il modo in cui fare esprimere la maggior parte dei cittadini sui destini della città non è facile, ma è auspicabile – ha concluso l’architetto – perché la delega a 32 consiglieri comunali a volte non è sufficiente a garantire il risultato».