Cinema:« In sala dal 13 aprile»

Due commedie italiane sui rapporti di coppia, “Moglie e marito” e “Lasciati andare”. Dalla Francia la trasposizione del romanzo di Milena Agus “Mal di pietre”. Torna poi l’action “Fast & Furious 8”. Le indicazioni della Commissione film Cei

Il cinema italiano indaga ancora una volta i rapporti di coppia, la vita matrimoniale colta in un momento di impasse. Il tutto con il registro della commedia. Primo titolo è “Moglie e marito” di Simone Godano, regista al primo lungometraggio che coinvolge nel progetto due attori di primo piano, Pierfrancesco Favino e Kasia Smutniak.

Andrea e Sofia sono sposati da dieci anni e il loro legame è in una fase di stallo; a seguito di un esperimento scientifico, portato avanti da Andrea, i due si scambieranno di ruolo: saranno l’uno nel corpo dell’altra. Da un espediente narrativo già visto ampiamente nel cinema hollywoodiano, una commedia sorretta soprattutto sulla prova attoriale dei due protagonisti, impegnati a offrire un ventaglio ampio di sfumature caratteriali.

Il film è scritto da Giulia Steigerwalt e Carmen Danza, mentre tra i produttori figura il regista Matteo Rovere (“Veloce come il vento”).
Sorretto anche qui da un cast di livello, in particolare Toni Servillo, è il film “Lasciati andare” di Francesco Amato, commedia scritta dal regista insieme a Francesco Bruni e Davide Lantieri.

Protagonista è lo psicanalista Elia (Servillo), un uomo di cinquant’anni con un matrimonio alla deriva con Giovanna (Carla Signoris), il quale trascorre un’esistenza distaccata dalla vita e dai rapporti. Elia cerca di rimettersi in gioco grazie alla personal trainer Claudia (Verónica Echegui) e questo sarà l’inizio di imprevisti e sorprese, non privi certo di umorismo.
È invece un mélo “Mal di pietre” (“Mal de pierres”) di Nicole Garcia, che porta sullo schermo l’omonimo romanzo della scrittrice italiana Milena Agus, presentato in anteprima al 69° Festival di Cannes. Mutando lo scenario del romanzo dalla Sardegna alla Francia del Sud, la regista Garcia compone un ritratto di una donna libera e pronta a tutto per sperimentare l’amore vero. Protagonista una sempre efficace Marion Cotillard.
Ha vinto l’Orso d’argento al 66° Festival di Berlino nel 2016 “Le cose che verranno” (“L’avenir”) di Mia Hansen-Løve. È la storia di una insegnante di filosofia delle scuole superiori, Nathalie (una significativa Isabelle Huppert), un tempo animata da idee politiche solide e rivoluzionarie, ora moglie e madre che si trova a fare un bilancio della propria esistenza dinanzi alla confessione del tradimento del marito.

Una narrazione lineare, senza troppi scossoni, che punta a scavare nelle dinamiche del quotidiano e nella dimensione psicologica della protagonista.
Inseguimenti adrenalinici per il nuovo “Fast & Furious”, che giunge all’8° capitolo della saga capitanata da Vin Diesel. C’è un nuovo regista al timone, F. Gary Gray (“The Italian Job”). Film per gli amanti del genere.

Massimo Giraldi, Sergio Perugini