Caso Le Mark-Leon, i sindacati: «intervengano tutti gli organi di controllo»

Prosegue in via delle Scienze a Cittaducale il presidio dei lavoratori licenziati da Antares srl ~ Leon (Gruppo Papagni).

«Il punto vendita – ricordano i sindacalisti Turchi (Filcams Cgil) e Feliciangeli (Uiltucs Uil) – dopo poco più di venti giorni dalla chiusura per crisi, e dal licenziamento dei 17 lavoratori che vi operavano, è stato riaperto con il marchio Le Mark».

Le lavoratrici licenziate, ogni mattina e ogni pomeriggio, nel gazebo approntato nella zona antistante il punto vendita ove lavoravano fino a poco più di un mese fa, continuano a rivendicare il loro lavoro e a chiedere al vecchio e al nuovo marchio del punto vendita perché, «in barba alle promesse fatte ai lavoratori in sede di Prefettura di Rieti», non hanno occupato i lavoratori che prestavano servizio nel medesimo punto vendita (nonostante quanto disposto dall’art. 2112 del cod. civile e dalla L. 428/90).

«La domanda – aggiungono i sindacalisti – è rimasta finora senza risposta e che meriterebbe la massima attenzione da parte degli organi di controllo. Si può chiudere per crisi e riaprire l’attività dopo 20 giorni lasciando fuori i lavoratori che lì prestavano onorevolmente servizio da anni e sostituirli nelle identiche mansioni con altri a diritti e stipendi ridotti, svolgendo la stessa attività?»

Le organizzazioni sindacali segnalano in aggiunta che la ditta Antares srl deve ancora versare ai lavoratori lo stipendio di giugno, la 14esima mensilità e le spettanze di fine rapporto, «aumentando il profondo disagio di 17 persone (e famiglie) che nel giro di un mese si sono visti estromessi dal proprio posto di lavoro».

Le organizzazioni sindacali confidano che nell’incontro convocato per iniziativa del Comune e del Sindaco di Rieti, la ditta Antares (marchio Leon) e Convenienza Adesso srl (marchio Le Mark) «tornino sui loro passi assumendosi le proprie responsabilità e ridando il lavoro ai dipendenti licenziati».

Ciò detto Turchi e Feliciangeli chiedono ancora a tutti gli organi di controllo (Direzione Territoriale del Lavoro in particolare) «la massima vigilanza affinché le norme di contratto e di legge sul lavoro vengano rispettate e i lavoratori non vengano lasciati da soli ad affrontare situazioni come quella creatasi nel punto vendita di via delle Scienze».