Card. Miloslav Vlk: l’ultima intervista al Sir, il Vangelo “nel futuro dell’Europa. Dio ci è vicino”

“Nonostante tutto credo che la gente sia in ricerca, alla ricerca di Dio. E così Dio ritorna, ci accompagna nella storia, ci dà sempre una nuova speranza”.

Lo ha detto il cardinale Miloslav Vlk, morto oggi a 84 anni a Praga, nell’ultima intervista al Sir, a giugno 2015. Nato nella Cecoslovacchia tra le due guerre mondiali, ha vissuto la vita adulta e la vocazione sacerdotale sotto il regime comunista. Ordinato – dopo infinite traversie – nel 1968, ha lavorato in fabbrica e a lungo come lavavetri per potersi mantenere. Caduta la Cortina di ferro, è stato consacrato vescovo nel 1990, per divenire l’anno dopo arcivescovo di Praga e cardinale nel ’94.  Ricordando come “il secolo scorso ha visto due conflitti mondiali e due sistemi come il nazismo e il comunismo che hanno oppresso l’uomo ed erano fondati sull’odio”, il cardinale sottolineava: “La storia ci insegna, a questo proposito, che questi due regimi sono crollati, perché sull’odio non si costruisce qualcosa di solido”.

Raccontando la situazione della chiesa cattolica nei decenni del Patto di Varsavia, il porporato spiegava: “Siamo stati provati nella fede. Sono stati anni duri, ma abbiamo sentito Dio vicino a noi. E questo è il tema della mia vita: in ogni difficoltà, il Signore ci sostiene, non ci fa mancare il suo conforto. Con lui vicino possiamo affrontare tutte le prove”. E riflettendo su un’Europa che appare oggi segnata da “una specie di eclissi” della fede e una crescente secolarizzazione, si diceva convinto che il Vangelo e la fede cristiana sono “nel futuro dell’Europa. Dio ci è vicino”.

Card. Miloslav Vlk