Card. Martini, Mons. Mosiglia: “pellegrino della Sindone”

“La scomparsa del card. Martini richiama, per noi Chiesa e comunità di Torino, a una preghiera speciale, e a un ricordo se possibile ancor più affettuoso e riconoscente”. Così mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, ricordando il card. Martini. “Il cardinale non è solamente nato a Torino, ma si è sempre ‘sentito‘ torinese – afferma mons. Nosiglia -. Qui ha iniziato la sua formazione religiosa, qui (a Chieri) è diventato sacerdote; qui ha conservato i legami e gli affetti familiari. Come arcivescovo di Milano, successore di San Carlo Borromeo, è stato pellegrino alla Sindone, durante le ostensioni del millennio”. Mons. Nosiglia ricorda la sua “sensibilità pastorale, insieme con la capacità di interpretare i ‘segni dei tempi‘ e di ricercare (con tenacia, fiducia, rispetto) il dialogo con gli uomini e le donne di buona volontà partendo dalla Parola di Dio sono la ‘profezia‘ che egli ha donato a tutti noi e alla Chiesa universale”. “Voglio ricordare ancora la passione che sapeva comunicare per la Terra Santa, dove si trasferì dopo aver lasciato la guida pastorale di Milano – prosegue l‘arcivescovo -. È stato, il suo, un amore appassionato, che sapeva comporre le competenze profonde dello studioso con la fede viva, l‘entusiasmo e la gratitudine del pellegrino che si ritrova a camminare nella terra di Gesù, e finalmente raggiunge, con la pienezza della speranza, le porte di Gerusalemme”.