Borgorose: arriva il festival della birra di qualità

Dal primo a quattro giugno oltre cento tipi di birra tra bionde e rosse artigianali, incontri, chef stellati, musica e laboratori nella villa comunale di Borgorose

Quattro giorni di festa, dal 1 al 4 giugno, per la Birra del Borgo: l’etichetta artigianale, nata 12 anni fa a Borgorose dalla passione di Leonardo di Vincenzo per il mondo del luppolo e della fermentazione. Più di 130 spine da tutto il mondo, di cui 12 lanciate in anteprima durante il festival e 30 prodotte da Birra del Borgo, oltre 30 birrifici italiani e una selezione di birre straniere siglata Beerfellas daranno voce al primo obiettivo della manifestazione: quello di essere un luogo per tutti, un inno allo spirito di aggregazione e alla birra di qualità. Gli appassionati ritroveranno numerosi appuntamenti legati al mondo della birra e del cibo che racconteranno idee, novità sulla scena brassicola e abbinamenti gastronomici soliti e insoliti. Ad accompagnare i brindisi, lo street food gourmet: le pizze e le altre creazioni lievitate sfornate dalla fantasia di Gabriele Bonci. O la Optima Carne proveniente da allevamenti di razza piemontese. E c’è anche spazio per il Trapizzino di Stefano Callegari con i formaggi di Campo Felice.

Ma gli abbinamenti non finiscono qui, ci sono anche quelli proposti dai cuochi stellati che prenderanno parte alla manifestazione. Venerdì Daniele Usai, chef del ristorante Il Tino di Fiumicino, cucinerà i suoi Dim sum alla ‘Nduia di tonno e spuma di patate affumicate. Sabato, invece, è il turno dell’uovo e vignarola cacio e pepe cucinato da Luigi Nastri (Stazione di Posta a Testaccio). In serata maxischermi puntati sulla finale della Champions e più tardi la festa proseguirà con le note della Bandabardot (in tutto saranno 15 i gruppi che si esibiranno durante la manifestazione). Domenica infine, il maestro della carne Roberto Liberati preparerà la sua versione dell’asado argentino. Piatti e accostamenti che i partecipanti all’evento di Borgorose potranno gustare, insieme a quelli proposti nei laboratori dall’esperto di birra Eugenio Signoroni e dallo chef Franco Franciosi dell’Osteria Mammarossa di Avezzano.