Bicincittà: tutto il bello dei pedali

Cresce di anno in anno la qualità di “Bicincittà”, e la cittadinanza sembra rispondere sempre più volentieri all’invito di lasciare a casa l’auto per inforcare la bici. Forse è per una certa aria di austerity, oppure è per convinzione: in ogni caso è bello il serpentone di pedalatori di ogni età che attraversa le strade.

E quest’anno il percorso ha puntato meno sulle periferie, cercando di sfruttare le infrastrutture ciclabili che faticosamente le amministrazioni stanno disponendo attorno al centro, e approfittando del “vantaggio competitivo” che la Ztl offre alle bici sulle automobili.

Ma il dato più curioso di queste occasioni è una sorta di stupore che si avverte tra i partecipanti: «hai visto che belle le case sul fiume… hai visto che scorcio delizioso ha questo vicolo… ma lo sai che ci passo tutti i giorni e non avevo mai notato quanto è bella questa parte di città…» Evidentemente in troppi, chiusi dentro le loro scatolette a quattro ruote, si perdono il buono di Rieti.

Forse se ne sono resi conto gli automobilisti bloccati dal passaggio della manifestazione. Ci sbaglieremo, ma imprigionati tra le lamiere sembravano invidiare il passo lento e libero di intere famiglie a pedali. E forse è proprio a questo che serve Bicincittà: a marcare la differenza, a dare un messaggio positivo, a sottolineare i vantaggi di uno stile di vita migliore. Tanto a portata di mano, quanto inspiegabilmente dimenticato.