Benzina, tutta la verità

«Il gestore di un distributore di carburanti guadagna 3 centesimi lordi al litro. Il che vuol dire che ogni dieci euro, il benzinaio mette in tasca 10 centesimi. Questo è il nodo. E il gestore non può rifornirsi al libero mercato, perché ha un contratto in esclusiva con la compagnia petrolifera. Vuol dire che volontariamente le aziende stanno estromettendo dalla rete questa forza lavoro. Sono 100.000 posti di lavoro tra diretti, indiretti ed indotto: un patrimonio importante per il Paese».

Lo ha dichiarato Antonio Ciavattini, segretario regionale Fiab (Federazione Autonoma Italiana Benzinai) parlando della crisi del settore della distribuzione carburanti e ai problemi che hanno in conseguenza consumatori ed esercenti. «È strano che nessuno se ne occupi – ha aggiunto il sindacalista – che il problema non sia all’ordine del giorno sulle prime pagine dei giornali. Infatti parliamo un problema che potenzialmente ha il peso di dieci fallimenti dell’Alitalia».

A fronte di questi problemi, e a seguito di un tavolo ministeriale, Ciavattini sente di poter annunciare come probabile uno sciopero del settore già nel periodo immediatamente successivo alle elezioni.