Avete ricevuto uno spirito da figli

La GMG, dopo l’appuntamento in terra polacca, iniziò ad assumere il volto che oggi consociamo visto che i partecipanti, più di milione, provenivano da 75 paesi del mondo. Vennero anche dall’Europa dell’Est, un primo e forte effetto, quest’ultimo dato, indubbiamente legato al crollo del muro di Berlino.

Nel messaggio del 15 agosto del 1990, il Papa parlò ai giovani della “prospettiva vertiginosa” che attende ogni credente, una sfida unica e incredibile a cui guardare con entusiasmo e speranza, “secondo il disegno divino siamo infatti chiamati a diventare figli di Dio in Cristo, per mezzo dello Spirito Santo (…) lasciate che questo santo stupore vi invada, e ispiri a ciascuno di voi un’adesione sempre più filiale a Dio, nostro Padre”.

Il nucleo centrale del messaggio di san Giovanni Paolo II, per la sesta GMG Internazionale, riguardò quindi l’importanza dello Spirito santo nella vita di fede: “Lo Spirito Santo, vero protagonista della nostra filiazione divina, ci ha rigenerati a una vita nuova nelle acque del Battesimo. (…) Essere figli di Dio significa, dunque, accogliere lo Spirito Santo, lasciarsi guidare da lui, essere aperti alla sua azione nella nostra storia personale e nella storia del mondo. (…) A tutti voi, giovani, in occasione di questa Giornata mondiale della gioventù, dico: Ricevete lo Spirito Santo e siate forti nella fede!” Il santo Papa, in diversi passaggi, volle attirare l’attenzione dei giovani sulla Terza Persona della Santissima Trinità, sottolineando che Egli suscita, da sempre, uomini che vivono nella santità, nella giustizia e nella verità, ribadendo che il mondo ha “urgente” bisogno di persone che “(…) sappiano condurre un’esistenza da veri figli di Dio”.

Ed ecco quindi la nuova e vertiginosa prospettiva, “non sei più schiavo, ma figlio; e se figlio, sei anche erede per volontà di Dio” (Gal 4,6). È la chiamata alla santità di vita che i giovani ricevettero nella GMG del 1991, un’idea essenziale nella vita del cristiano, coniugata all’interno di un progetto capace di andare oltre la sfera personale e intima, guardando alla costruzione di una società giusta e solidale, nella quale si renda possibile la convivenza fraterna fra popoli e “(…) che abbatta ogni barriera d’indifferenza e di odio”.

Nel messaggio del Papa non mancò un importante riferimento alla Madonna Nera di Czestochowa: “Dove si può meglio imparare che cosa significhi essere figli di Dio se non ai piedi della Madre di Dio? Maria è la migliore maestra. (…) Dove, se non nel suo cuore materno, si può meglio custodire l’eredità dei figli di Dio promessa dal Padre?” A piazza san Pietro, nella domenica delle Palme del 24 marzo 1991, qualche mese prima della GMG polacca, san Giovanni Paolo II, nel ricordare ai giovani l’appuntamento mondiale, sottolineò che aver ricevuto lo Spirito Santo nel battesimo, impegna tutti ad “(…) accogliere con senso di responsabilità l’intera eredità connessa con la filiazione divina donataci nel battesimo. Tale eredità comprende anche l’amore reciproco, il senso della solidarietà, la passione per la pace”.