Asm: i mezzi operativi messi non sono sufficienti

Come nella famosa fiaba di James Matthew Barrie “Peter Pan”, si cercava l’isola dove tutto era possibile, anche i dipendenti dell’ASM cercano un’Azienda che per molti sembra essere l’unica isola felice nella Provincia di Rieti, presente e disponibile alle molteplici richieste alle quali da molto tempo si cerca una risposta … “L’Azienda che non c’è”. Ormai è da svariati mesi che la scrivente Segreteria Sindacale continua ad inviare lettere per chiarimenti, per incontri ma come già premesso l’Azienda non c’è, contravvenendo oltretutto agli art.1 e art.2 del contratto Federambiente.

I lavoratori continuano a rivolgersi al sindacato perché l’unico punto di riferimento, e di dialogo per avere un confronto sui vari e numerosissimi problemi che affliggono l’Azienda.

I mezzi operativi messi a disposizione dall’Azienda non sono sufficienti a garantire lo svolgimento ottimale dei compiti di ciascun operatore non essendo idonei alle mansioni di ognuno, causando disagi all’interno del personale e disservizi nei confronti dell’utenza. Tutto questo genera una corsa ingiustificata da parte degli operatori a munirsi in tempo utile del mezzo piu’ idoneo alle proprie mansioni; in conseguenza di ciò si sono verificati infortuni lavorativi solo per aver fatto uso di mezzi non idonei alla raccolta rifiuti.

I problemi non si limitano solo nell’ambito della raccolta dei rifiuti ma anche nei servizi cimiteriali che continuano ad essere garantiti solo per la dedizione e senso civico degli operatori.

Ormai tutto cade sulla responsabilità degli operatori, che al di sopra di ogni problema , critica o attacco al modus operandi , giorno dopo giorno iniziano il loro turno compensando ad errori e negligenze Aziendali, portando a termine il loro compito in modo esemplare e coscienzioso e ricoprendo anche ruoli che dovrebbero essere svolti da chi rimane dietro una scrivania sicuro che a fine giornata, il servizio, in un modo o nell’altro sarà completato.

Ci troviamo ormai ad un traguardo che sembra essere il capolinea della sconfitta e guardandoci alle spalle si vede solo desolazione e frammenti di tutti gli appalti persi nel corso degli ultimi mesi…colpa del fato o di chi è stato incapace di gestire l’Azienda?

Noi amiamo la nostra città e essendo parte integrante e funzionale della stessa, ci sentiamo responsabili di quel servizio che ci dovrebbe far camminare a testa alta sicuri e fieri che una città accogliente e pulita è anche merito del nostro lavoro e dedizione per lo stesso.

Vogliamo continuare a rimanere barricati dietro una scrivania o forse è arrivato il momento di dare una svolta decisiva?