Arco di trionfo

Siamo ormai al via dell’edizione 2014 della Fiera Campionaria Mondiale del Peperoncino. Una iniziativa che tanti in città aspettano per ravvivare un po’ l’andamento turistico ed economico. Un tentativo che come ogni anno fa leva sul gusto, e anche sul… buon gusto.

Se ne accorgono quanti si trovano ad intraprendere la salita di via Roma. Una sorta di arco di trionfo composto da due grandi peperoncini di cartapesta accoglie il cittadino e il turista. Ci passa sotto prima di andare a curiosare tra stand e bancarelle, per poi investire in qualche ritrovato piccante.

Sarà il modo giusto di valorizzare il nostro bel centro storico? Ai posteri l’ardua sentenza. Anche perché l’impressione è che il problema nessuno se lo sia realmente posto, se non a chiacchiere. La fiera e la mostra potrebbero risultare poco in armonia con gli spazi che occupano, ma il tema interessa poco.

Il tempo delle polemiche si direbbe ormai finito: ha lasciato il posto all’età del consenso. Eppure l’operazione piccante non sembra pensata come atto d’amore verso Rieti. Al contrario: parrebbe essere la fiera a fare un uso strumentale delle strade e delle piazze.

È quasi come se fosse la città nel suo insieme ad essere messa a disposizione dell’iniziativa, non il contrario.

Sua maestà il peperoncino torna ogni anno ad occupare ogni spazio ed i reatini sembrano ben felici di servirlo. Ma assolti i doveri verso questa strana monarchia, sapranno servire anche a se stessi?