Al comune buon senso il Vangelo antepone una “sana” follia

Leggi e rileggi

Entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: “È fuori di sé”.
Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: “Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni”. Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: “Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna”. Poiché dicevano: “È posseduto da uno spirito impuro”.

Medita e rifletti

Del “buon senso” è d’obbligo parlar bene. È la sedimentazione di una sapienza antica di secoli, è l’espressione più civile e corretta di quella ingegnosità che permette di cavarserla e di sopravvivere in mezzo ad ostacoli e intoppi di ogni genere. Il “buon senso” veste i panni rassicuranti della prudenza e, quasi sempre promana da una volontà di autoconservazione. Quante volte e da quante parti viene invocato almeno un “pizzico di buon senso”, anche solo una briciola di quella sapienza umana fatta di esperienza, di circospezione, di equilibrio, di moderazione, di pazienza, di tutto ciò che fa della storia una maestra di vita.

Gesù, invece, sembra voler tessere l’elogio della follia. Il suo agire, il suo parlare dovevano essere proprio fuori da ogni schema di comune buon senso, se i suoi familiari lo considerano “fuori di sé” e si affrettano ad andarlo a prendere per ricondurlo a casa e, soprattutto, a più savi pensieri, a più equilibrati comportamenti. Il loro è un comune buon senso compassionevole, familiare, protettivo. L’insegnamento di Gesù e il suo comportamento dovevano essere tanto “fuori dalle righe” tracciate in maniera così nitida dalla tradizione, da indispettire e far perdere la pazienza all’arzigogolato e cavilloso “buon senso” degli scribi i quali perentoriamente sentenziano che è “posseduto Beelzebul” e quindi da eliminare in quanto pericoloso. Il loro è un buon senso ostile, astioso e infine omicida. Insomma, chi in difesa del buon nome della famiglia, chi in difesa delle sane tradizioni e dell’ordine pubblico, tutti tentano di mettere Gesù in grado di non nuocere.

Stentano a morire il “buon senso mondano” e la “sapienza religiosa”, incapaci come sono di presentarsi disarmati dinnanzi alla “follia di Dio” che è più sapiente degli uomini (1 Cor 1,25), sempre restii a lasciarsi contagiare dalla febbre divina che si è impossessata di Gesù.

Spesso anche noi, familiari di Gesù, siamo tentati di impossessarci di lui; forse lo consideriamo un pazzo o quanto meno un imprudente, e così cerchiamo di sfrondare il suo insegnamento da ogni punta eccessiva, da ogni esagerazione, da ogni sconvolgente dichiarazione, affinchè tutto sia più liscio, più piano, più accomodante, più in sintonia col comune buon senso. A furia di addomesticare Gesù e il suo vangelo stiamo completamente guarendo dalla sua “febbre divina” che dovrebbe invece contagiarci. Così rischiamo di sentirci dire: “lungi da me satana, perché pensi secondo gli uomini e non secondo Dio” (Mc 8,33).

  • Mi stimo prudente quando mi tengo fuori della vita degli altri, quando non accetto di essere coinvolto in situazioni che mettono a rischio la mia tranquillità?
  • Mi lascio provocare dalla sapienza di Dio che sconvolge ogni regola del sano buon senso degli uomini?
  • Quante volte per il cosiddetto “amor di pace”, abbiamo voltato le spalle ad una situazione che richiedeva il rischio di una rottura?

Prega

Inebriami o Dio del tuo Santo Spirito, accendi in me il fuoco della radicalità evangelica, pervadi tutto il mio essere della sana follia della croce. Istilla nel mio cuore la stessa logica che guidò il Signore Gesù: logica di passione e di zelo, logica di entusiasmo e di totale coinvolgimento, logica di un amore senza misura e senza remore.

Agisci

Quando se ne presenterà la situazione, saprò osare, senza conformarmi, per paura, all’opinione corrente, testimoniando così una franchezza tutta evangelica.