Aiuti alla ricostruzione: le Caritas italiane adottano Amatrice e Accumoli

Avviare un percorso di aiuto e formazione dopo aver lasciato decantare l’emozione prodotta dal sisma dello scorso 24 agosto: era questo lo scopo dell’incontro svolto nella mattinata dello scorso venerdì presso la curia vescovile di Rieti tra la Caritas reatina e le Caritas di diverse diocesi italiane.

Un appuntamento che ha visto il vescovo Domenico introdurre i presenti alle caratteristiche del territorio e alla composizione sociale delle comunità quali presupposti della partecipazione caritativa sollecitata dalle realtà ecclesiali italiane.

Mons Pompili ha anche accennato alla possibilità di dare vita, insieme ad altri partner ecclesiali e privati, a “Casa Futuro”: una struttura nuova pensata come centro di aggregazione, di condivisione della quotidianità, di servizi multipli. Un luogo dedicato ai giovani, ma in grado di svolgere anche la funzione di ponte tra le generazioni. Un centro di spiritualità e cultura, in grado di essere un centro di pensiero per un futuro vivibile.

«Non sarebbe un qualcosa che spunta all’improvviso – ha spiegato don Domenico – perché ci sono parrocchie romane, e non solo, che per decenni hanno portato i loro ragazzi sui monti di Amatrice». Non qualcosa che nasce adesso, sull’onda del terremoto, ma una tradizione viva da riprendere e far crescere, evitando che esperienze importanti vengano disperse. Un intervento concreto caratterizzato dal timbro educativo che da sempre appartiene alla Chiesa.

Al nuovo direttore della Caritas, don Fabrizio Borrello, affiancato dal direttore uscente, mons. Benedetto Falcetti, il compito di illustrare le azioni intraprese dalla Chiesa sin dai primi caotici momenti e aprire lo scenario degli interventi futuri. Un panorama di necessità che ha trovato un positivo riscontro nei responsabili delle Caritas presenti all’incontro, e che ha aperto anche la strada a veri e propri gemellaggi tra le diocesi italiane e le aree compromesse dal sisma.

Un piano che vede l’area della città di Amatrice gemellata con le Caritas delle diocesi del Lazio e della Basilicata, l’ampia zona di Saletta-Retrosi gemellata con le Caritas della Lombardia, il territorio di Santa Giusta-Scai associato alle Caritas della Toscana e la zona di Accumoli alle Caritas della Puglia.

Il coordinamento di tutti gli interventi e delle relative progettualità sarà affidato alla Diocesi di Rieti.