Agricoltura: dalla Regione 25 milioni per la tutela ambientale e i territori rurali svantaggiati

In arrivo dalla Giunta Polverini 25 milioni di euro per la tutela ambientale e la salvaguardia dei territori rurali svantaggiati. Sono stati approvati i bandi pubblici, relativi alle Misure 211, 212 e 214 del Programma di Sviluppo Rurale (Psr) 2007/2013 del Lazio, che riguardano i pagamenti agro ambientali, le indennità per svantaggi naturali a favore di agricoltori in zone montane e le indennità a favore di agricoltori in zone svantaggiate, diverse da quelle montane. La delibera prevede inoltre l’avvio della raccolta delle domande di aiuto/pagamento relative all’annualità 2012.

«Con questi bandi – dichiara l’assessore regionale alle Politiche agricole, Angela Birindelli – attiviamo circa 25 milioni di euro di finanziamenti per il 2012 che serviranno alla valorizzazione dell’agricoltura, come attività volta a migliorare l’ambiente e lo spazio rurale. Si tratta di interventi che rientrano nelle cosiddette ‘Misure a superficie’ del Psr e che rappresentano un modello di crescita multifunzionale, che alla tradizionale funzione agricola affianca la creazione di servizi in grado di produrre benefici per la collettività in termini ambientali».

Nel dettaglio, l’obiettivo operativo della “Misura 214” è la promozione di sistemi di produzione agricola o di specifiche tecniche colturali e di allevamento orientate alla gestione sostenibile delle risorse naturali, alla salvaguardia della biodiversità e del paesaggio agricolo, aventi la comune caratteristica di determinare, da parte dei soggetti beneficiari, l’assunzione di impegni volontari che vanno al di là delle specifiche norme obbligatorie.

In particolare la Misura mira a salvaguardare la biodiversità nelle singole aziende nei territori rurali, a tutelare e migliorare quali-quantitativamente le risorse idriche, a sviluppare pratiche/attività agricole e forestali favorevoli all’attenuazione dei cambiamenti climatici e al miglioramento della qualità dell’aria, a promuovere la permanenza dell’attività agricola nelle aree svantaggiate, a conservare il paesaggio rurale e a migliorare la gestione della “risorsa suolo” al fine di ridurre l’erosione e di limitare il dissesto idrogeologico.

Le “Misure 211 e 212” contribuiscono, invece, all’obiettivo di “Promuovere la permanenza all’attività agricola nelle aree svantaggiate” e rispondono al fabbisogno di una gestione attiva dei territori con maggiori rischi ambientali ed in particolare relativi all’erosione del suolo, al dissesto idrogeologico e soprattutto alla perdita della biodiversità. In particolare gli interventi sono finalizzati a limitare il fenomeno dell’abbandono delle superfici agricole, contribuendo a mantenere le comunità rurali. E ancora, a riconoscere e valorizzare la valenza sociale ed ambientale delle attività agricole e zootecniche svolte in zone montane e svantaggiate, a favorire il mantenimento delle comunità rurali economicamente vitali nelle zone montane e svantaggiate e infine, incoraggiando la permanenza delle imprese e l’utilizzazione agricola delle terre.