Addio alla Torre di Babele?

Skype Translator: traduzione vocale in real time

Dopo un anno dalla presentazione ufficiale e 12 mesi di test ed implementazione assieme a qualche decina di migliaia di tester/sviluppatori in giro per il globo, Skype Translator inizia a prendere una forma più concreta. Microsoft si prepara a superare i confini linguistici: traduzione vocale in real time, chiunque potrà parlare il mandarino o capire il russo (utilizzando Skype).

La presentazione ufficiale del progetto è avvenuta ormai un anno fa, nel maggio del 2014, alla conferenza statunitense Code. Skype Translator, anche se è nel perimetro della controllata Skype, vede impegnata Microsoft in persona: la presentazione ufficiale è stata fatta dall’amministratore delegato di Redmond, Satya Nadella, e dal responsabile della messaggistica, Gurdeep Pall. Come spiegavano Nadella e Pall il progetto era stato avviato da almeno un decennio, ma non era riuscito a diventare una soluzione per il grande pubblico per limiti legati alla tecnologia hardware, ma ora la crescita esponenziale delle capacità computazionali dei personal computer e la diffusione del cloud computing, entrambi elementi necessari per supportare il funzionamento in remoto del motore di traduzione, hanno reso possibile il salto del fossato. L’altro ingrediente segreto di Skype Translator sono le reti neurali: i modelli matematici che imitano il comportamento dei neuroni, infatti, hanno consentito di riconoscere il suono più o meno allo stesso modo del cervello umano, riducendo così gli errori del 15% almeno.

Dopo il debutto di maggio, i ricercatori di Redmond hanno cercato di “allenare” lo Skype Translator, interpretando le pagine Web tradotte, i video con i sottotitoli, conversazioni uno a uno già tradotte in precedenza e altro ancora. Dopo sette mesi di training il traduttore di Skype è stato reso disponibile per il pubblico: da dicembre scorso è infatti possibile accedere alla versione beta-test del programma, ma chi è interessato deve chiedere un invito a Microsoft per avere la possibilità di utilizzare e testare il sistema. Da poche settimane il traduttore capisce e parla anche in italiano e mandarino.

Ma come funziona Skype Translator? Il meccanismo, almeno dal punto di vista dell’utente, è piuttosto semplice: è sufficiente avviare il programma ed il gioco è fatto. Si può far partire una telefonata con l’altra parte del mondo, parlare comodamente in italiano ed il nostro interlocutore ascolterà una traduzione nella sua lingua, allo stesso modo noi potremo ascoltare lui come se parlasse in italiano. Una caratteristica interessante di Skype Translator è che il sistema è in grado di imparare: dopo un po’ di utilizzo, non solo il programma comprende meglio la nostra pronuncia, un po’ come facevano già i programmi per la dettatura dei testi, ma capisce meglio il contesto della conversazione e, di conseguenza, migliora la traduzione. Ovviamente la voce che ascolteremo è quella di un sintetizzatore vocale e non quella del nostro interlocutore, ma nonostante l’effetto un po’ “artificiale” il risultato finale (capire e farsi capire) si ottiene con percentuali di errore del tutto accettabili. Lo Skype Translator, inoltre, ha la funzione text to speech che permette di ascoltare i messaggi digitati dai propri contatti, tradotti nella propria lingua.

Chi volesse provare in anteprima lo Skype Translator deve solo andare sul sito dedicato e registrarsi lasciando il proprio indirizzo e-mail, la partecipazione all’anteprima sarà poi confermata da Microsoft in base alla data della registrazione, i dispositivi e la disponibilità delle lingue selezionate.