Acqua: a Rieti e in tutto il Lazio è ormai scontro aperto tra Comuni e Regione

Acqua: a Rieti e in tutto il Lazio è ormai scontro aperto tra Comuni e Regione. «Se Refrigeri non farà approvare la proposta di legge 238 sarà l’ennesimo regalo ad Acea».

«Refrigeri e Zingaretti ancora in silenzio di fronte alle richieste di Sindaci, consiglieri regionali, comitati e cittadini che pretendono risposte immediate sulle numerose vicende legate al diritto all’acqua». Lo si legge in una nota diffusa dall’Associazione Postribù, che prosegue: «Ad un anno dall’approvazione in consiglio regionale dell’innovativa L.R. 5/2014 sulla “Tutela, gestione e governo pubblico delle acque”, ancora non sono state portate in discussione alla Commissione Ambiente le norme di attuazione, nonostante fosse stabilito in 6 mesi il termine ultimo e nonostante sia sempre più incombente il rischio di commissariamento per la stessa Regione Lazio da parte del Governo».

«Per la provincia di Rieti, in particolare, l’attuazione della Legge 5 significherebbe finalmente il riconoscimento per i Comuni del diritto a derivare l’acqua del Peschiera e Le Capore e, naturalmente, anche ottenere il ristoro economico dovuto al trasferimento della risorsa a Roma. Ristoro economico che, come ricordato nell’assemblea pubblica tenutasi domenica scorsa nella sala consiliare del Comune di Rieti, poteva e potrebbe essere ottenuto anche con una semplicissima Delibera di Giunta che, evidentemente, non si ha interesse ad emanare. Ed è proprio questa inerzia da parte della Giunta Regionale che fa pensar male – si legge nel documento – visto che in questa situazione di vuoto legislativo e amministrativo Acea S.p.a. può continuare a fare profitti senza il
rispetto delle normative ambientali e sugli appalti di servizi pubblici, costringendo i Comuni della Sabina ad estenuanti contenziosi che comportano ulteriori oneri per i loro bilanci. Proprio nell’assemblea organizzata da Postribù, Cittadinanzattiva, Honoris causa, Sabina in movimento 5 stelle, Rieti Virtuosa e movimenti per l’acqua, gli amministratori locali hanno ricordato i diversi ricorsi in atto tra cui, a giugno presso il Tribunale della acque, quello che vede il Consorzio Media Sabina costretto a difendersi da Acea S.p.a. che ha avuto addirittura la sfrontatezza di ricorrere contro la concessione dal Peschiera di “appena” 28 litri d’acqua al secondo, rilasciata ai Comuni Sabini dalla Provincia di Rieti a scopi idropotabili».

«Stranamente però, i Dirigenti regionali si preoccupano più di diffidare i Comuni che chiedono il rispetto della Legge piuttosto che favorire il processo di riordino del Servizio idrico integrato. Così,
si lascia che l’ATO3 di Rieti, pur non dovendo più operare in base alla legge nazionale e regionale, il 18 giugno costringa i Sindaci a sottoscrivere di fronte al Notaio gli atti costitutivi di una S.p.A.
che non rispetta il volere dei cittadini espresso con i referendum popolari. Nel frattempo, altri 26 Comuni dell’ATO 1 di Viterbo e dell’ATO 2 di Roma martedì hanno dovuto presentare ricorso al Tar per l’annullamento delle diffide della Regione Lazio a cedere le infrastrutture idriche al gestore unico (per i dettagli si veda di seguito comunicato del Coordinamento regionale acqua pubblica Lazio). Eppure – conclude la nota – per evitare tutto ciò, basterebbe approvare la proposta di legge consiliare n°238, che comitati, sindaci e consiglieri regionali di PD, SeL e M5S hanno presentato da mesi all’Assessore Refrigeri e che rappresenta un’alternativa possibile e coerente con la normativa nazionale e comunitaria».