Quaresima di carità, i doni dei bambini di Borgovelino come aiuto ai più poveri

Un piccolo esperimento pastorale condotto insieme ai più piccoli ripropone il tema dell’educazione alla Carità affrontandolo dal punto di vista della Quaresima

«Cosa significa fare Pasqua?». È attorno a questa domanda che si è sviluppata una interessante iniziativa nella parrocchia di Borgo Velino. Con l’idea che la Pasqua avviene nel cuore, che se non cambia il cuore, allora non c’è Pasqua, don Giovanni Nieborak ha coinvolto i bambini in un esperienza chiamata “Goccia nell’oceano”. Un percorso in tre domeniche pensato per aiutare i poveri e i bisognosi, come ci insegna Papa Francesco, ma anche per aprire i cuori non solo in occasione della Pasqua, ma in modo permanente, ogni giorno.

Ogni domenica, fino al 18 marzo, i più piccoli hanno donato ciascuno un piccolo simbolo in cambio di una piccola offerta, che è andata in parte a sostenere la raccolta della Caritas diocesana, stabilita nella terza domenica di Quaresima, e in parte in favore di don Erminio, missionario di Madagascar.

Un esempio di come a volte bastino iniziative minime affinché il tempo di Quaresima venga utilizzato «come laboratorio e palestra per affinarci nella delicata arte dell’amare, per vivere la “differenza cristiana”, per imparare a donarci».

«Abbiamo voluto insegnare ai nostri ragazzi – ha spiegato don Giovanni – che l’amore non è quantificabile, non riguarda la qualità. E che la Quaresima è il tempo propizio per farci prossimi non a parole, ma con gesti concreti di carità».

Un piccolo esperimento pastorale condotto insieme ai più piccoli ripropone il tema dell’educazione alla Carità affrontandolo dal punto di vista della QuaresimaDomenica 18, a conclusione del percorso, alcuni dei ragazzi hanno dato vita a una breve ma intensa esibizione di canto, valorizzando ulteriormente l’esperienza e il momento della Quaresima. Al momento musicale ha partecipato anche il vescovo Domenico, che inoltre, un po a sorpresa, ha voluto fare visita ad alcune persone anziane a Collerinaldo.