Inaugurata a Rieti “L’Officina dell’Arte”

Dopo una breve fase propedeutica, è stata inaugurata oggi, lunedì 12 marzo, presso i locali dell’ex Piaggio, l’Officina dell’Arte di Rieti.

Quattro sale le sale messe a disposizione della città: una dedicata a coro, canto e recitazione, le altre tre alle prove musicali, alla multimedialità e alle forme della comunicazione audiovisiva. Il progetto è promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù, dall’Assessorato alle Politiche Giovanili della Regione Lazio e della Provincia di Rieti e dal Comune di Rieti.

Ad accogliere quanti vogliono incontrare questa nuova opportunità ci sono quattro ragazze: Roberta Lucandri, Caterina Battistelli, Tiziana Guadagnoli, Silvia Santilli. Anche dal loro entusiasmo capiamo la dimensione dell’iniziativa. E proprio ad una di loro, Caterina, ci siamo rivolti per capire un po’ meglio.

Allora, come sta prendendo forma l’Officina?

Direi bene! Quante volte abbiamo sentito storie in cui per i giovani ci sono solo promesse e chimere e non opportunità reali? Quante volte viene da chiedersi perché nella nostra città è così difficile realizzare progetti nuovi, diversi, innovativi. Ormai si pensa che la politica sia ridotta ad esser fatta di sole parole, senza buoni fatti. Stavolta invece, locali e attrezzature sono visibili e disponibili a tutti. L’Officina dell’Arte è la testimonianza di come sia ancora possibile realizzare qualcosa di vero e concreto.

Quindi cos’è l’Officina?

È un luogo, a Rieti, dove grazie ad un buon progetto della Provincia, sono stati allestiti spazi dedicati alla produzione musicale, teatrale e cinematografica. Sono state acquistate batterie elettroniche e acustiche, chitarre, tastiere, mixer e microfoni. Ci sono gli impianti di registrazione, i computer e le telecamere professionali. Il tutto in locali ristrutturati ed adeguati dal Comune di Rieti.

 Sembrerebbe un enorme invito a “mettere le mani in pasta” e produrre…

Le istituzioni coinvolte nel progetto hanno creato le condizioni strutturali e di servizio per consentire a chiunque lo desideri, e ai giovani principalmente, di impegnarsi e sperimentare diversi livelli nella produzione culturale, amatoriale o professionistica.

Il campo delle possibilità si direbbe piuttosto vasto…

Sono stati progettati e allestiti spazi che possano dar sfogo, per quanto possibile, alla creatività nei campi delle produzioni multimediali e artistiche quali musica, cinematografia, teatro, attività relative alla danza e alle arti figurative. Ma non è solo un discorso di disponibilità tecnica. In un contesto in cui cui tutto spinge verso l’alienazione e l’individualismo, l’Officina va in controtendenza. Attraverso l’arte si propone di valorizzare i talenti in chiave sociale, di condivisione e di aggregazione.

Sembrerebbe una assunzione di responsabilità…

Sentiamo di avere davanti una occasione, la possibilità di leggere negli strumenti della musica e dell’arte il bene della nostra comunità, dei nostri giovani e delle nostre sensibilità sociali. Un qualcosa che deve essere sostenuto e curato, così che possa avere anche un futuro oltre che un presente.