150 reatini alla Gmg. Venerdì il mandato in Cattedrale con il vescovo Domenico. Preghiera nei monasteri / LE FOTO

Sono circa 150 i giovani reatini pronti a partire per la Gmg di Cracovia. Una cinquantina quelli della Pastorale giovanile, che con le altre diocesi del Lazio seguiranno il «pacchetto» Cei.  Poi ci sono un centinaio di giovani neocatecumenali, con il loro percorso. Tutti insieme hanno svolto la settimana scorsa un momento di preparazione e insieme vivranno il «mandato», con la liturgia penitenziale, la sera del 22 luglio in Cattedrale con il vescovo

Ci saranno anche le suore dei monasteri claustrali della diocesi a pregare insieme ai giovani reatini in partenza per Cracovia per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù. Cinque ceri, consegnati dai ragazzi alle religiose, verranno accesi nei monasteri francescani, benedettini e domenicani di Rieti e Cittaducale

La Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia è vicinissima: manca meno di una settimana alla partenza, domenica 24 luglio, di più di 150 giovani della diocesi di Rieti. In viaggio, però, non ci saranno soltanto i giovani. La GMG infatti, come ha sottolineato più volte il responsabile del Servizio Nazionale per la Pastorale Nazionale Giovanile, don Michele Falabretti, non è un’esperienza che riguarda solo i ragazzi e le ragazze che si troveranno insieme a Cracovia, ma un evento che coinvolge tutta la Chiesa. In particolare, è forte e molto sentito l’invito, rivolto a tutta la comunità cristiana, ad accompagnare con la preghiera i giovani pellegrini della Gmg, affinché questa esperienza possa essere profonda e ricca di frutti.

Per questo motivo, una delle tappe fondamentali della preparazione alla Gmg è stata, per i giovani di Rieti, la visita ai cinque monasteri di clausura presenti nella diocesi, che hanno aperto le loro porte per ricevere l’invito a pregare insieme nei giorni dell’evento.

L’iniziativa è del Servizio Nazionale della Pastorale Giovanile, che ha pensato per questa XXXI Giornata di condividere con tutti i monasteri d’Italia un segno: un cero con il logo della Gmg 2016, da accendere durante la settimana in cui si svolgerà il pellegrinaggio, affinché la comunità possa dedicare intenzioni di preghiera per i ragazzi riuniti a Cracovia.

A partire da domenica prossima, dunque, cinque saranno i ceri che si accenderanno per accompagnare i giovani di Rieti: due a Cittaducale, nel monastero delle Cappuccine eremite dell’amore misericordioso e in quello delle Benedettine; tre a Rieti, presso le Clarisse urbaniste di San Fabiano, le Clarisse di Santa Chiara e le Domenicane di Sant’Agnese. Ciascun monastero ha voluto consegnare una particolare benedizione e uno speciale messaggio a una numerosa ed eterogenea delegazione dei giovani di Rieti, composta da ragazzi e ragazze di diverse parrocchie e comunità.

Conoscere da vicino le comunità claustrali della diocesi ha significato, per i giovani, innanzitutto venire a contatto con realtà di fede particolari e oggi per larga parte poco conosciute o considerate quasi anacronistiche; toccare con mano sensibilità diverse, un punto di vista originale sulla vita e sulle esperienze di fede. E poi sentire l’abbraccio concreto di queste comunità, compiere un incontro profondo e gioioso, fare l’esperienza viva e reale della comunione della Chiesa.

L’invito delle madri è stato quello di tornare nei monasteri dopo il viaggio, per testimoniare e raccontare la propria esperienza, con la speranza che questa Gmg, come è stato per altri giovani in passato, sia autentica occasione di discernimento interiore, di confronto con l’altro, di scelte di vita importanti, e soprattutto di incontro con Cristo.

Venerdì il mandato

L’ultimo appuntamento prima della partenza rimane, per i giovani reatini, quello di venerdì 22 alle ore 21 in Cattedrale a Rieti, quando mons. Pompili conferirà il Mandato per la Gmg. In questa occasione i giovani potranno avvicinarsi al sacramento della Riconciliazione e ascoltare i messaggi che le consorelle dei monasteri di clausura hanno riservato loro. Verranno inoltre consegnati i kit per il viaggio e fornite le ultime informazioni prima della partenza.

La speranza e l’auspicio è che tutta la comunità diocesana si unisca alla preghiera dei monasteri reatini, affinché questa esperienza sia, per i giovani, colma della grazia dello Spirito Santo, germe di vita autenticamente cristiana da far fruttificare al proprio ritorno, occasione per vivere la propria vita davvero «misericordiosi come il Padre».