15 ottobre l’Anmil celebra a Rieti la 67ª giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro

È all’insegna dello slogan “Cambiamo la storia” che Anmil intende promuovere la 67ª Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro – istituzionalizzata nella seconda domenica di ottobre con D.p.c.m. nel 1998, su richiesta dell’associazione – che sarà celebrata domenica 15 ottobre nella sede di Rieti.

La manifestazione, che annualmente vede il coinvolgimento di circa 50.000 persone tra soci e familiari, rappresenta un momento di confronto e di impegno delle istituzioni nazionali e locali con una sola finalità: partecipare alle varie celebrazioni per sviluppare la cultura della prevenzione degli incidenti sul lavoro e aumentare la tutela delle vittime di infortuni e dei loro familiari.
E mentre la celebrazione nazionale, festeggiata domenica 8 ottobre, quest’anno è stata ospitata dalla città di Cagliari in cui hanno partecipato le massime istituzioni in materia, la sezione di Rieti ha previsto l’organizzazione delle manifestazioni locali a Rieti con il seguente programma:
Alle ore 08.30 – raduno dei soci presso la sezione provinciale Anmil di Rieti in Via T. Varrone, 63. Seguirà la cerimonia civile presso la sala consiliare del Comune di Rieti: aprirà i lavori il presidente territoriale Anmil, Claudio Betti. Interverranno: sindaco, dirigente Inail, responsabili Asl, prefetto, dirigenti Anmil e il Comitato ResilienzARTE – comitato promotore per Il monumento ai mutilati e invalidi del lavoro. Nel corso della manifestazione, con una significativa cerimonia Inail in base al r.d. 255 del 17 Marzo 1938, modifica d.p.r. n. 757 del 29 dicembre 1946 dal presidente della Repubblica, conferirà brevetti e distintivi d’onore.
Seguirà alle 11,30 la celebrazione della Santa Messa da parte del vescovo Domenico Pompili in suffragio dei soci defunti e dei caduti sul lavoro presso la cattedrale Santa Maria Assunta di Rieti e il corteo e deposizione della corona d’alloro in ricordo delle Vittime degli Incidenti sul Lavoro.
Infine tutti i soci insieme ai loro familiari e la popolazione tutta, come di consueto, sono invitati a partecipare al pranzo per condividere un importante momento conviviale.

Purtroppo, stando agli ultimi dati Inail, la situazione resta allarmante con un andamento altalenante delle denunce sia degli infortuni che delle malattie professionali sia di quelli con esito mortale. Già nei primi sette mesi dell’anno sia gli infortuni che i morti sul lavoro sono cresciuti in misura, rispettivamente, dell’1,3% e del 5,2% rispetto allo stesso periodo 2016. In particolare, tra il 1° gennaio e il 30 luglio 2017 sono stati denunciati circa 380.000 infortuni, con un incremento di quasi 5.000 unità rispetto ai 375.000 circa dello stesso periodo dell’anno precedente. La crescita degli infortuni sul lavoro risulta più consistente tra quelli cosiddetti “in occasione di lavoro”, aumentati di quasi 3.000 casi, rispetto a quelli “in itinere” (+2.000 casi circa). Ancora più preoccupante risulta l’andamento delle denunce degli infortuni mortali che dai 562 casi dei primi 7 mesi 2016 sono passati ai 591 dell’analogo periodo 2017: vale a dire 29 vittime del lavoro in più. L’incremento dei decessi risulta praticamente equi ripartito tra quelli “in occasione di lavoro” cresciuti di 14 unità e quelli “in itinere” dove l’aumento è stato di 15 unità.

“Questi dati su cui si discuterà dell’andamento a livello locale durante i lavori della cerimonia civile come punto di partenza per riflettere con le istituzioni, pur se ancora provvisori, non possono non destare forte preoccupazione, in quanto prospettano una quasi certa ed inaspettata inversione del positivo trend storico dell’andamento infortunistico nel nostro paese e nel nostro stesso territorio” – afferma il presidente territoriale Anmil Claudio Betti “Ci aspettiamo, dunque, in occasione di questa giornata, di poter avere un confronto con le istituzioni locali di cui auspichiamo la massima partecipazione per individuare politiche di prevenzione più efficaci insieme ad azioni di controllo e sanzionatorie più adeguate”, conclude il presidente Claudio Betti.