1. Il senso di un percorso

Tante sono le occasioni in cui è possibile parlare di Dio agli uomini, una di queste, spesso richiamata nell’ambito di progetti pastorali diretti alla formazione del laicato, è l’approfondimento della Dottrina sociale della Chiesa. Si tratta di una scelta di enorme valore, rispettata e apprezzata da molti, una scelta che però faticosamente si traduce in un percorso di crescita. È una scelta che chiama in causa un certo impegno, un’abitudine allo studio e alla riflessione, al confronto e all’apertura, implica soprattutto il superamento sia di luoghi comuni e tradizioni che ancora guidano la riflessione riferita a temi sociali sensibili, che la pratica ritualistica senza un’adeguata interiorizzazione del senso profondo del rito stesso. Potremmo dire, senza paura di errare, che fare propria la Dottrina sociale della Chiesa è un’occasione di crescita spirituale, di conversione e di evangelizzazione.

È lo stesso spirito laico che ne risulta ancor più fortificato e illuminato in quanto nella Dottrina sociale si evincono punti di riferimento e temi che sollecitano una maturazione di fede e intellettuale che sostengono la maturazione di personali punti di vista che ciascun laico potrà esprimere nella vita che ogni giorno costruisce e nella quale aspira alla santità.

La dimensione sociale dell’impegno cristiano è legata in modo indissolubile alla fede stessa, è infatti difficile immaginare la santità di vita scissa dalla preoccupazione, anche solo orante, relativa ai problemi della società in cui il Signore ci chiede di vivere. Troppo facile rimanere tagliato fuori, praticamente impossibile per un cristiano che prende sul serio il mandato battesimale. La Dottrina sociale della Chiesa, finalmente e senza ambiguità, è riconosciuta “parte integrante della fede cattolica”. Ecco quindi la motivazione che poniamo alla base di una serie di articoli che con umiltà presentiamo in questa rubrica. È una proposta, la presente, di avvicinamento, di conoscenza semplice ma chiara dei temi che la Dottrina sociale tocca, a partire dai principi che la ispirano fino al confronto con realtà concrete in cui tali principi trovano applicazione. È quindi un viaggio al quale invitiamo tutti i lettori di Frontiera, toccheremo città importanti, visiteremo monumenti di enorme interesse e bellezze, dai nomi conosciutissimi: laicato e la formazione sociale, bene comune, principio di sussidiarietà e solidarietà, antropologia e etica, famiglia e lavoro, il creato e la salvaguardia dell’ambiente, bioetica e vita umana, partecipazione democratica, pace, giustizia, globalizzazione e ecumenismo.

Una specifica cultura e società emerge in modo dirompente dalla lettura del “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa”, una civiltà costruita intorno ad un modello di uomo mai tramontato e sempre attualizzato, quello ricompreso nell’umanesimo integrale e solidale che non perde di vista nessuna delle dimensioni dell’esistenza umana. Un progetto che sfida il futuro e affonda estesissime e forti radici nel passato.

Leone XIII, Pio XI e Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Poalo II e l’attuale pontefice, S. S. Benedetto XVI, hanno consegnato all’umanità indicazioni preziose per la costruzione di una società in cui giustizia, perdono e pace si riflettono nelle scelte politiche ed economiche dei popoli.

Il primo messaggio è quindi proprio quello che in fondo caratterizzerà tutto il percorso successivo: la tensione verso il regno di Dio non può prescindere dall’edificazione di una società in cui giustizia e perdono si coniughino in una sintesi capace di rispettare la dignità di tutti e ciascuno. Costruire tale sintesi implica una seria formazione che il laicato, nella complessità dell’attuale società, è chiamato a percorrere.

Buon viaggio.