«Voi siete il sale della terra… Voi siete la luce del mondo»

È in Canada, a Toronto, che san Giovanni Paolo II incontrerà di nuovo il popolo della GMG, dal 18 al 28 luglio 2002. Si tratta del diciassettesimo raduno mondiale di centinaia di migliaia di giovani che convenirono in Canada per incontrare il Papa di Roma. Il messaggio, inviato il 25 luglio dell’anno precedente, aveva come tema centrale il versetto “Voi siete il sale della terra… Voi siete la luce del mondo” (Mt 5, 13-14).

Il sale e la luce sono i due simboli vennero così richiamati all’attenzione dei giovani, segni concreti di un modo di essere e di agire, al quale nessun cristiano si deve riferire. Come il sale condisce e conferisce gusto ai cibi, così il santo Papa ricordò ai giovani che “mediante il battesimo, tutto il nostro essere è stato profondamente trasformato, perché “condito” con la vita nuova che viene da Cristo”.

Usare il sale è un modo per insaporire, ma anche per conservare il cibo, così il nostro battesimo: conferisce identità al cristiano, la consolida nel tempo, rendendolo capace di comprendere e rispondere alla chiamata di Dio. Si tratta di non conformarsi alla mentalità “di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio”.

L’invito del Papa si rivelò particolarmente significativo quando, parlando della necessità di trasmettere la fede, sottolinea che la “La vostra generazione è posta con particolare forza di fronte alla sfida di mantenere integro il deposito della fede”.

Per questo invitò i giovani sia a scoprire la storia della Chiesa e le radici cristiane della civiltà, che a seguire i testimoni della fede, in vista della vita di apostolato a cui ogni cristiano deve aspirare. Anche la luce ha un potente portato evocativo riconducibile alla vita quotidiana e alla storia dell’intera umanità. La luce illumina, consente di vedere, di orientarsi, di muoversi e permette alla persona di prendere delle scelte.

La luce è quindi strumentale alla visione chiara e completa, essa “evoca il desiderio di verità e la sete di giungere alla pienezza della conoscenza, impressi nell’intimo di ogni essere umano”.

Il senso che il Papa darà al simbolo della luce nella vita dei tanti giovani presenti a Toronto, è entrato da anni nel lessico e nella cultura del popolo della GMG. Egli infatti, ricordando il timore dell’uomo del buio della notte e la sua trepidante attesa del chiarore del mattino, consegna alla storia un’immagine simbolo dei giovani delle GMG, essere “sentinelle del mattino”, coloro “che annunciano l’avvento del sole che è Cristo risorto”.

È il dono gratuito della fede che rappresenta la luce che sostiene la carità e la ragione, che “ci fa penetrare più profondamente nel mistero della fede, che non è solo un insieme di enunciati teorici da accogliere e ratificare con l’intelligenza, ma un’esperienza da assimilare, una verità da vivere, il sale e la luce di tutta la realtà.

La santità è la prospettiva che san Giovanni Paolo II propose ai giovani, perché “la santità dà senso pieno alla vita, rendendola riflesso della gloria di Dio”, in tal modo i giovani saranno sale e luce nella Chiesa e per il mondo.