Ritorno all’Alcim, fino ad una settimana fa Centro Covid di Contigliano, zona rossa a cavallo tra marzo e aprile, i mesi più lunghi e più duri della pandemia.
È qui che la Fondazione Varrone voleva aprire la sua rassegna estiva, un omaggio agli ospiti e agli operatori della casa di riposo investita dall’emergenza e una spinta in più a ripartire. «Qui le persone erano veramente provate – dice don Nicolae Zamfirache, nuovo responsabile dell’Alcim – c’è da lavorare per aiutarle a dimenticare quanto vissuto e tornare nel cammino della normalità. Questo spettacolo è un primo passo che li ha resi felici e distesi, poi daremo un nuovo colore alle loro giornate, e non solo a partire dell’intonaco esterno, che sarà rinnovato».
«Finalmente vi vedo in carne e ossa: per settimane siete stati nomi e cognomi accanto ad una indicazione, positivi o negativi – ha detto il sindaco Paolo Lancia – Ora, grazie anche a don Nicolae, é arrivato il momento di guardare avanti, con fiducia e speranza».
«Abbiamo voluto cominciare da qui la nostra rassegna estiva: non può esserci festa, non può esserci ripresa senza tenere bene a mente quello che é successo nei mesi scorsi – ha detto il vicepresidente Roberto Lorenzetti – Come Fondazione abbiamo sostenuto con forza la sanità, la scuola, il volontariato ma niente ci ha commosso come le foto delle ospiti dell’Alcim che rivedevano figli e nipoti con i nostri tablet. E ora siamo tornati, stavolta con un piccolo momento di spettacolo per favorire il ritorno alla normalità».
Ad aprire lo spettacolo é stato un boogie-woogie sui trampoli di Zsofia e Irene, del Teatro Potlach. Poi é stata la volta di Raffaello Simeoni, che imbracciando la chitarra prima e l’organetto ha cantato ballate e stornelli. Ha chiuso Paolo Fosso con un sonetto del Belli, non senza aver coinvolto il pubblico arrivato da Contigliano per abbracciare idealmente la sua “Casa dei Ragazzi”.