Continua a Vindoli la passione per il “Tolentino”

Ogni anno si ripete il gesto di realizzare nel mese di agosto, prima della festa della Madonna della Paolina, una giornata dedicata al monte Tolentino da coloro che per secoli sono stati custoditi da questo monte che si erge sopra Vindoli, una frazione di Leonessa.

Il giorno 23 agosto, di buon mattino e di buona lena, i vindolesi di oggi e di ieri, si inerpicano, dopo una piacevole colazione condivisa all’alba, sulle pendici per arrivare dopo un’ascesa che ha del faticoso, ma è anche piacevole, sulla cima del monte. Ristorati alla fonte di mezzavia, si arriva, dopo essere passati al rifugio, ai piedi della croce che il nostro compaesano Eligio Labella esattamente cinquant’anni fa ergeva nel punto più panoramico del crinale sud, quello che guarda l’Altopiano leonessano e che a sera riesce ad attirare occhi all’insù grazie ai fari led che la illuminano facendone risaltare la potenza spirituale.

Alle 11 al cospetto di una cinquantina di giovani e meno giovani, comunque tutti riposati e rifocillati, è iniziata la santa Messa celebrata da frate Orazio Renzetti, parroco di Leonessa, che nell’omelia ha voluto ricordare coloro che hanno dato la vita per mantenere libera ed unita la nostra nazione e i paesi nostri. L’essere presenti, il pregare e il non dimenticare, devono essere gli obiettivi che qualificano i ricordi di un popolo: chi dimentica è come se tagliasse le radici all’albero a cui appartiene, rischia cioè di perdere la propria identità. Essendo la vigilia del terremoto di Amatrice e degli altri paesi del cratere, si è pregato intensamente anche per le ferite che questi territori hanno subito con perdite di vite umane, beni materiali e lavoro. Al termine della santa Messa, si è scesi tutti al rifugio per condividere insieme il pranzo offerto dalla pro loco di Vindoli. La giornata si è conclusa con un impegno che è diventato un nuovo appuntamento: arrivederci all’anno prossimo.