«Vicino ai tuoi occhi»: a Rivodutri un grande murale racconta san Francesco e la sua Valle

Grazie all'opera del Collettivo FX, c’è san Francesco, visto come figura storica e culturale, oltre che religiosa, dipinto sul muro del cimitero della frazione Apoleggia.

C’è san Francesco, visto come figura storica e culturale, oltre che religiosa, sul muro del cimitero della frazione Apoleggia del comune di Rivodutri. La grande superficie è stata infatti dipinta dai writer del Collettivo Fx, chiamato a proporre una lettura del rapporto tra il santo e la natura che fosse anche un’indagine sul legame tra il poverello e il territorio. Ed è stato un cortocircuito riuscito quello tra il linguaggio della street art e il tema classico dell’iconografia religiosa, anche perché il gruppo di artisti – nato a Reggio Emilia, ma attivo in tutta Italia – non è nuovo a questo genere di esperimenti. Con il ciclo delle “Madonne dell’Adesso”, ad esempio, il Collettivo ha percorso lo Stivale rappresentando il volto della Vergine in una chiave contemporanea, ma per cercare quanto profondo e radicato rimanga il sentimento verso Maria tra la gente.

«Sono le figure culturali come Maria o Francesco che determinano la comunità – spiegano gli artisti – ed è su questo che cerchiamo di lavorare». Così, per costruire un’immagine credibile di Francesco è stato svolto un lavoro di ricerca sulla figura del santo e sul suo rapporto con Rieti, ascoltando esperti del territorio, frati e storici. Ne sono risultate tre proposte, ed è stata realizzata quella legata alle piccole cose della natura, a «dettagli che spesso non notiamo come insetti, erbacce, uccelli, ma che osservati nel modo giusto possono generare grandi cose». Il risultato è un’opera fresca e affascinante, nella quale risuona lo spirito del Cantico delle Creature, rispetto al quale la grafica prova ad essere «una semplice nota a pié pagina».

Il dipinto è stato inaugurato il 23 dicembre, alla presenza del sindaco di Rivodutri, Barbara Pelagotti, e del vescovo Domenico, che l’ha particolarmente apprezzato. L’opera lancia un messaggio, fa riflettere, racconta una storia, prova a coinvolgere la cittadinanza rimettendo al centro il Francesco impresso nella mente della gente: quello più autentico e scomodo, quello coraggioso e insieme umile, quello capace di essere un motore di meraviglia e di cambiamento nella società e nella Chiesa.

E poi, il lavoro del Collettivo Fx di Francesco coglie soprattutto il rapporto con il mondo in generale e con la valle reatina in particolare: lo si legge nelle didascalie delle singole scene, che alludono a quanto questi legami siano ancora stretti, a come il tutto si trovi «Vicino a voi, ai vostri piedi, di fianco a voi, sopra di voi, lì in alto, a pochi metri da te, vicino ai tuoi occhi»