Vertenza Coop 76, Pietrantoni: «si è giocata una partita politica»

«Premesso che è sempre bene che si discuta – anche a posteriori – delle cose e delle decisioni, mi pare francamente una ricostruzione – nella parte riguardante l’atteggiamento della Coop centro Italia e della Lega Coop Nazionale – non del tutto corrispondente alla realtà, almeno nella tempistica nella quale si sarebbero realizzate le cose».

Lo ha scritto in risposta ad un post del blog Rieti Viva sulla vicenda della Coop ’76 Tonino Pietrantoni, oggi al Patronato Inca del Lazio, ma all’epoca dei fatti Segretario Generale della CGIL di Rieti.

 

«Anche su quel “al di là” riguardo alle posizioni sindacali – puntualizza Pietrantoni – c’è da ricordare che l’accordo sulla riassunzione e la riapertura dei negozi con Evergreen fu sottoscritto unitariamente a Roma e bocciato per un solo voto a Rieti».

«Tra tutti noi – prosegue – si svolse una discussione abbastanza seria e franca, che ci portò alla fine a sottoscrivere l’accordo sia per i meriti, che per il fatto che il riavvio dei negozi non avrebbe poi impedito l’evolversi della situazione una volta che la Coop avesse ritenuto maturi i tempi del suo intervento».

«Francamente – aggiunge ancora il sindacalista – non ricordo pressioni particolari per imporre quella soluzione (né politiche, né sociali, né economiche).Vero però, se non vogliamo nasconderci nulla, che sulla vertenza si è giocata una partita politica tutta interna all’attuale Pd e a tutto il CentroSinistra, di cui noi avemmo un avviso nella partita delle primarie (ricordo male?)».

«Anche sul piano occupazionale, purtroppo anche oggi, non c’è capienza per tutti. Insomma, penso che dovremmo tutti essere contenti di aver contribuito al riavvio di una attività due anni fa senza speranze, vista la drammaticità delle condizioni. A Rieti non succede spesso e questo mi parrebbe più importante di tante altre cose» rileva Pietrantoni, che conclude: «È evidente il giudizio pessimo nei confronti di tutti coloro che consapevolmente e inconsapevolmente hanno determinato la fine di una gloriosa storia quale quella della Coop 76. Speriamo che anche il progetto Coop sull’ex Zuccherificio si possa velocemente avviare anche per dare una risposta positiva a qualche disoccupato e ai lavoratori che per il momento non sono stati riassorbiti».