Verso la giornata del malato: «il soccorso ai sofferenti e ai bisognosi tra i doveri del cristiano»

La comunità parrocchiale di Regina Pacis, unitamente a diverse altre persone delle parrocchie della città, si è riunita per il secondo giorno del triduo in onore della Beata Vergine Maria di Lourdes.

In questi giorni, in continuità con il Triduo Sacro, ci guida il messaggio del Santo Padre Francesco per la ventiseiesima Giornata mondiale del malato.

Ha presieduto la celebrazione eucaristica don Franco Angelucci, Assistente spirituale diocesano dell’Unitalsi.

Nell’omelia il Sacerdote ha richiamato il testo dell’Apocalisse: «Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra» (Apocalisse 21, 1). Partendo da questa prospettiva radiosa, don Franco ha precisato che è facile per noi orientarsi verso il Regno di luce e di Grazia, se ci lasciamo guidare dall’Amore di Cristo. Altrimenti, predomina in noi lo scoraggiamento. In noi invece deve sorreggerci sempre la speranza.

Facendo poi riferimento al testo del Vangelo della Santa Messa, preso dal testo di Matteo 25, 31-40, il celebrante ha chiarito quali sono i doveri di un autentico cristiano, chiamato a soccorrere e ad essere solidale con i bisognosi, con i sofferenti.

In ogni persona che soffre si identifica Gesù stesso, che ci chiama a soccorrerlo, ad amarlo. È nel fratello e nella sorella, che soffrono nelle diverse condizioni di indigenza, che dobbiamo riconoscere la persona di Gesù sofferente, che implora e chiede un gesto di carità.

Oggi, l’umanità sofferente e fragile rivendica un aiuto solidale e pieno di carità. È sulla base del testamento dell’Amore che è possibile creare «quel cielo nuovo e una nuova terra», dove un giorno il Signore ci chiamerà a condividere il Suo Regno di Luce e di Pace.