Parrocchie

Vazia si unisce in nome di sant’Antonio Abate

La comunità di Vazia ha vissuto un momento molto sentito e importante per un cammino insieme di fraternità tra le confraternite di Vazia, Madonna del Passo e Lugnano durante la Santa Messa per la festa di sant'Antonio Abate

La festa di Sant’Antonio Abate è caduta quest’anno di domenica, ma il periodo come tutti ben sappiamo non è stato favorevole ai festeggiamenti canonici. Ed anche a Vazia, sia la processione che il pranzo comune dei confratelli sono stati rimandati al 17 gennaio dell’anno prossimo.

La chiesa di Vazia ha però permesso di vivere un «momento molto sentito e importante per un cammino insieme di fraternità tra le confraternite di Vazia, Madonna del Passo e Lugnano durante la Santa Messa per la festa di sant’Antonio Abate», sottolinea Alberto, priore della confraternita.

«Era domenica 23 gennaio 2000, allorquando le autorità civili e religiose, unitamente ad una significativa rappresentanza della popolazione si ritrovava nel terreno prescelto di Vazia per la posa ufficiale della prima pietra. Durante la notte aveva nevicato e la temperatura sconsigliava di uscire dalle abitazioni. Era il segnale che “il cielo” voleva ancora una volta manifestare la sua “benedizione”, inviando una coltre di neve purissima, per farci ricordare meglio lo storico evento», scrisse don Ferdinando, in quel tempo il parroco di Vazia.

Oggi, dopo 21 anni, di nuovo si festeggia il patrono delle greggi e degli armenti a Vazia. Questa volta costretti per il Covid a rimanere dentro la chiesa parrocchiale, si è potuto dare avvio a ciò che da tanto tempo era stato auspicato dal compianto priore Orlando, ad un avvicinamento delle due realtà associative che similmente a Lugnano ed a Madonna del Passo sono dedicate a sant’Antonio.

La liturgia della seconda domenica del tempo ordinario ha sottolineato la chiamata di Dio e del corpo come “tempio” dello Spirito. L’episodio di Samuele e la chiamata dei primi discepoli hanno dato la possibilità al parroco don Zdenek di estendere il discorso della omelia alla chiamata del santo egiziano e quindi alla chiamata dei confratelli di Lugnano e di Madonna del Passo, così che tutte e due confraternite alla fine della liturgia hanno solennemente al cospetto della comunità radunata rinnovato il loro impegno nel sodalizio ispiratosi alla vita del protettore degli animali.

I due priori insieme hanno così pronunicato la formula: «Noi, Confratelli e Consorelle della Confraternita di Sant’Antonio Abate della Parrocchia di Santa Maria delle Grazie, Vazia (RI), qui radunati …. aderiamo, con volontà a essere fedeli alla vocazione battesimale, adoperandoci, in comunione con i pastori, per la realizzazione del fine generale apostolico della Chiesa. Invochiamo la luce dello Spirito Santo perché, alla scuola della parola di Dio, sappiamo crescere nella fede e progredire nell’apostolato, divenendo con la nostra vita testimoni del Signore conformando allo spirito cristiano tutte le nostre azioni, portando nell’esperienza quotidiana opere di carità fraterna, di assistenza e di accoglienza. Affidiamo alla santa Maria delle Grazie e a sant’Antonio Abate il nostro cammino, perché veglino sull’impegno di ciascuno».

Don Zdenek poi ha impartito con la preghiera la benedizione sugli aderenti: Effondi la tua benedizione su questi fratelli e sorelle che intendono impegnarsi con particolare responsabilità nell’edificazione del tuo regno: fa’ che siano testimoni della novità di vita del Vangelo e collaborino alla costruzione di una comunità cristiana che sia segno vivo del tuo amore e luogo di accoglienza premurosa per ogni persona.

Il parroco ha anche benedetto gli animali in alcune stalle di Castelfranco. Gli animali così importanti, nella vita e nell’economia contadina da sempre fanno parte della nostra quotidianità. Amiamoli e custodiamoli, rispettiamoli e riceveremo il giusto ritorno, non solo economico. Amare tutto il creato, ed in questo gli animali in particolare, ci farà apprezzare la vita e la condivisione di questa con tutti i nostri fratelli.

Nel pomeriggio il diacono Marcello non potendo partecipare alla liturgia, ha postato sulla chat parrocchiale una “processione” di noti quadri che raffigurano sant’Antonio abate: «Non abbiamo avuto la processione oggi per noti motivi ho pensato che una sfilata di quadri d’autore potesse offrire un momento di riflessione sull’attuale festa e sulla vita del grande monaco egiziano, cercando di alleviare la mancanza del amato percorso pubblico della effige del santo per le vie del paese».