Vandali in moschea, il Vescovo: «offesa al sentimento religioso di tutti»

Esprimo la mia cordiale vicinanza alla comunità islamica reatina toccata dalla profanazione dei locali adibiti a moschea in via Nuova.

Gli atti vandalici compiuti manifestano un grave vuoto della coscienza e della mente di chi li ha pensati e realizzati, un’offesa al sentimento religioso non solo dei musulmani, ma di tutti i credenti e delle persone di buona volontà.

Il sentimento religioso è quanto di più caro e prezioso una società civile deve tutelare e conservare, poiché in esso si radicano le relazioni sociali e una dignitosa vita civile, e dunque non solo per se stesso.

Purtroppo l’ignoranza in materia religiosa, la scarsa conoscenza delle culture e delle religioni, la povertà intellettuale e morale, sono la causa principale di tali derive inaccettabili e offensive.

Il Dio di Abramo in cui si riconoscono Ebrei, Cristiani e Musulmani, è il Dio della vita, della prossimità, della libertà, dell’accoglienza.

La comunità cattolica ha il grave onere di educare i fedeli al rispetto di tutte le espressioni religiose e di accostare la diversità in materia religiosa come una ricchezza e come un dono.

L’intera comunità civile ha il dovere di riflettere seriamente su quanto accaduto per educare i cittadini al rispetto di quanto è religioso: luoghi sacri, testi sacri, persone, contenuti.

I fratelli musulmani reatini possono contare sulla solidarietà fattiva e cordiale del Vescovo, del clero e dell’intera comunità cattolica.