Si svolgerà domani, sabato 13 ottobre, presso la Sala Conferenze della Asl di Rieti, in via del Terminillo 42, il Convegno dal titolo ‘La Vaccinazione Strumento Fondamentale di Prevenzione Qualità e Innovazione’.
Organizzato dalla Direzione Aziendale della Asl di Rieti, grazie al contributo del Dipartimento di Prevenzione Igiene e Sanità Pubblica, l’Evento è teso ad approfondire le conoscenze sull’influenza stagionale, le sue cause, le possibili gravi complicanze e la terapia.
Verrà valutato l’assetto organizzativo della Campagna di Vaccinazione Antinfluenzale nella Regione Lazio e verranno trasferite conoscenze aggiornate agli operatori del Territorio e dell’Ospedale per la condivisione di linee di comportamento, protocolli operativi e procedure oltre che di strategie di comunicazione coerenti rispetto ad una patologia troppo spesso sottovalutata.
All’Evento parteciperanno esperti di Igiene, Medicina Generale, e Vaccinologia provenienti da Istituti di Ricerca, dal Territorio delle diverse Asl regionali, dal Gruppo di Lavoro Regionale “Strategie Vaccinali”: il confronto tra le varie figure professionali consentirà di analizzare l’applicazione, nel nostro territorio, della Campagna di Vaccinazione, così come organizzata nella Regione Lazio e gli strumenti impegnati per combattere una malattia che può avere conseguenze molto gravi.
«L’Obiettivo principale della vaccinazione antinfluenzale è la prevenzione delle complicazioni possibili nei soggetti maggiormente a rischio di malattia grave, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione – spiega la dottoressa Giuseppina Bartolomei responsabile scientifico del Convegno. Una prevenzione adeguata ha ripercussioni positive anche dal punto di vista economico e organizzativo. Infatti, permette di ridurre in maniera significativa la richiesta di assistenza sanitaria, consentendo alle strutture sanitarie di operare in maniera più adeguata. E’ bene ricordare, che la vaccinazione antinfluenzale è gratuita e necessaria per gli anziani a partire dai 65 anni; adulti e bambini con patologie croniche (è necessario presentare la documentazione della condizione di rischio); contatti familiari di soggetti ad alto rischio; donne nel 2° e 3° trimestre di gravidanza; cittadini di qualunque età ricoverati presso strutture di lungodegenza; operatori sanitari e personale di assistenza; personale delle Forze di Polizia – Vigili del Fuoco – Protezione Civile – Servizi Pubblici; personale addetto agli asili nido, scuole dell’infanzia e alle scuole dell’obbligo; personale degli allevamenti e dei macelli o comunque che lavora a contatto con animali».