Unità dei cristiani: terzo appuntamento con i cattolici ucraini

In preghiera per l’unità dei cristiani, durante l’apposita Settimana, anche la comunità “ponte” fra cattolicesimo e ortodossia, quella degli orientali legati a Roma: la comunità ucraino-cattolica, da qualche anno presente a Rieti per i fedeli provenienti dall’ex repubblica sovietica appartenenti al gruppo dei cristiani in comunione con Roma ma legati alla tradizione liturgica orientale.

Domenica pomeriggio, come sempre la comunità, sotto la guida di padre Josafat, era radunata per la Divina Liturgia, ritrovandosi nella chiesa-oratorio di San Nicola, messa a disposizione dalla diocesi dopo che la chiesa del monastero di Sant’Agnese, precedentemente utilizzata, si è resa inagibile per lo sciame sismico. E secondo il ciclo liturgico orientale che segue il calendario giuliano – in vigore in alcuni Paesi orientali, come tutto l’ex impero sovietico, sia tra gli ortodossi sia tra gli “uniati” cattolici – era la domenica del Battesimo del Signore.

Terminata la Messa, prima di proseguire con il tipico rito della benedizione dell’acqua (che la tradizione liturgica bizantina lega a tale festività), insieme a don Marco (incaricato in diocesi per l’ecumenismo) e a una rappresentanza di cattolici “latini” intervenuti, ci si è uniti in un apposito momento di preghiera pro unitate, alternando una lettura in lingua italiana con delle invocazioni cantate secondo la liturgia orientale. Manifestando così l’ansia di comunione fra i credenti in Cristo che unisce anche i diversi linguaggi e riti di chi – come cattolici latini e orientali – sono già in piena comunione tra loro.

foto di Paolo Cesarini