Un'agenda per la città

Dalla «rivoluzione gentile» all’Agenda per la città: Salaria a stralci, ma con un progetto unitario

Si è svolto nella mattinata di sabato 9 febbraio il forum promosso da «Il Messaggero» e Alessandro Rinaldi Foundation per tradurre la “rivoluzione gentile” promossa dal vescovo Domenico in una agenda istituzionale fatta di impegni concreti

Entro maggio un cantiere a Passo Corese; entro agosto 2019 il completamento dei lavori a Micigliano; nel secondo semestre 2020 la messa in sicurezza della strada da Ponte Buita a Ornaro. Questa la road map sulla Salaria emersa dal forum promosso da «Il Messaggero» in collaborazione con la Alessandro Rinaldi Foundation per raccogliere la spinta verso una “rivoluzione gentile” mossa dal vescovo Domenico con il suo ultimo discorso alla città. Un dibattito da trasformare in una agenda di impegni e scadenze concrete e verificabili, sui quali far convergere le voci che nelle istituzioni e nella società civile hanno risposto all’appello di mons Pompili.

Si procederà a stralci, ma con un progetto unitario

A presentare la strategia dei lavori sulla consolare per conto di Anas è stato Fulvio Maria Soccodato, che ha elencato gli svincoli da fare, le aree da allargare a quattro corsie, le rampe di accelerazione, le rotatorie su cui si sta ragionando seguendo l’idea di aprire i cantiere a stralci. Una strategia sulla quale concordano, al netto di qualche piccolo distinguo politico, anche il presidente della provincia, Mariano Calisse, e i parlamentari, Gabriele Lorenzoni, Paolo Trancassini e Fabio Melilli, ma a patto di avere ben chiaro il progetto unitario.

Lavori da accelerare

Conta molto, però, far partire i lavori a breve: perché il tempo è un fattore decisivo rispetto allo spopolamento, all’asfissia economica e ai problemi della ricostruzione post sisma che interessano il territorio reatino. Un impegno che vede in prima linea anche la Regione Lazio, che per voce dell’Assessore ai Lavori Pubblici, Mauro Alessandri, non solo si impegna a mantenere gli impegni economici già sulla Salaria, ma pare disponibile anche a reperire ulteriori risorse. Fondi confermati dalla Pisana anche per l’altro impegno in fatto di mobilità: quello sui treni bimodali. Una soluzione che tuttavia – ha notato l’on. Lorenzoni – vedrà l’acquisto di tre mezzi nel 2019, con l’effettiva messa in rotaia nel 2021.

Tempi lunghi sui quali è intervenuto l’on. Trancassini, indicando nella semplificazione contenuta nel decreto per il ponte Morandi di Genova un metodo normativo necessario anche per le aree terremotate, mentre il sindaco Antonio Cicchetti, ha esortando i parlamentari a coltivare unità d’intenti non solo per quanto riguarda l’orizzonte del territorio, ma più in generale, coinvolgendo i colleghi di Camera e Senato in iniziative volte a semplificare le procedure. Non sempre infatti, secondo il sindaco, la burocrazia è garanzia di legalità.

La rivoluzione gentile ha il passo leggero

L’urgenza dei tempi, l’ha sollevata in chiusura anche il vescovo Domenico, spiegando che una «rivoluzione gentile» richiede il «passo leggero». E citando il caso della Casa del Futuro che la diocesi intende realizzare ad Amatrice, come prima vera opera della ricostruzione, ha sottolineato che per velocizzare occorre la responsabilità di tutti: non solo della politica, ma anche dell’anonimo funzionario che deve mettere un timbro o una firma. «Se non acceleriamo – ha spiegato il vescovo – vuol dire che non rimarranno altro che macerie, perché il tempo è una variabile decisiva».