Ricostruzione

Una pista da sci ad Amatrice. L’impegno di Max Blardone

Un impegno concreto, quello dell’ex sciatore, per la città dell’alto Lazio colpita dal sisma del 24 agosto 2016, simbolo del terremoto del centro Italia

Amatrice avrà una sua pista da sci, parola di Massimiliano Blardone. Un impegno concreto, quello dell’ex sciatore, per la città dell’alto Lazio colpita dal sisma del 24 agosto 2016, simbolo del terremoto del centro Italia. Una promessa che diventa realtà: lo scorso anno il campione azzurro presentò il libro Max Blardone – oggetti, aneddoti e pensieri del nostro campione, realizzato dal suo Fan club, e si impegnò a devolvere i proventi di questo volume a progetti sportivi per i giovani delle località colpite dal terremoto.

Una promessa che si trasforma in un gesto concreto: Amatrice, grazie a Max Blardone e al suo Fan club, avrà finalmente la sua pista da sci in sintetico con le nuove tecnologie. «È come un sogno che si realizza», dice il sindaco di Amatrice, Filippo Palombini. «In questo territorio, meraviglioso in termini naturalistici, ornato dalle splendide cime di Pizzo di Sevo, di Cima Lepri e del Monte Gorzano, nello straordinario contesto del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, una pista da sci a Villa San Cipriano di Amatrice è qualcosa che si va ad incastonare perfettamente con l’ambiente e con lo spirito della montagna. Per chi è cresciuto in questi luoghi incontaminati, in cui la natura si mostra in tutta la sua eccezionale bellezza, in cui la montagna reclama di essere vissuta appieno, con rispetto, con amore, con dedizione, mancava davvero una pista da sci. Sarà un luogo importantissimo per il territorio, per i nostri giovani che frequentano il Liceo Sportivo Turistico Internazionale, per la popolazione tutta, un luogo che consentirà l’addestramento dei nostri ragazzi, in attività sportive e ludiche, e che completerà le possibilità di attività sportive del nostro Liceo, che sarà in grado di avvicinare i giovani alla montagna. Grazie a Max, grande campione nello sport e nella vita».

Il libro – composto di scatti fotografici intensi, aneddoti che svelano attese ed emozioni di una vita dedicata allo sport, oggetti e cimeli della collezione personale di Blardone – è un luogo fisico in cui sono raccolti la passione, il sacrificio, l’impegno estremo, le vittorie, le storie di una carriera e di una vita, vissuta in gran parte in mezzo alla natura, nella splendida cornice dell’Alta Badia, teatro della narrazione e località a cui Max è molto legato.

«È un vero piacere – dichiara Max Blardone – poter raccontare qui a Roma nel cuore di un centro sportivo così importante quale è il Complesso Natatorio del Foro Italico, l’evolversi del progetto benefico “In pista per Amatrice”, lanciato proprio un anno fa nel cuore delle Dolomiti nella mia amata Alta Badia. Da allora ho visitato molti luoghi d’Italia per presentare il libro dedicato alla mia carriera che sostiene l’iniziativa a supporto proprio di un’importante struttura sportiva dedicata ai giovani delle località colpite dal terremoto nel 2016. Ringrazio – aggiunge il campione azzurro – le molte realtà, le organizzazioni, i privati che ci hanno sostenuto, aiutato e che sono sicuro continueranno a supportarci».

«Lo scorso marzo – racconta Blardone – ho visitato Amatrice ed è stata un’esperienza toccante. Prendere coscienza di persona della tragedia ti trasporta subito in un’altra dimensione, ti fa rendere conto di come, vicino alle macerie, la vita continua la sua più tribolata quotidianità: c’è voglia di rinascere, di ricominciare, di guardare all’avvenire con gli occhi della speranza. Te lo insegnano soprattutto i bambini che, nelle loro scuole container, ti regalano sorrisi e ti restituiscono emozioni. Il nostro impegno è soprattutto per loro affinché continuino a sognare. Il nostro progetto prevede la realizzazione nel comune reatino di un centro sportivo in cui si potrà fruire di una pista di sci in materiale sintetico per la pratica dello sci alpino e tre piste divertimento per consentire a grandi e piccini di scivolare su grosse ciambelle. È una prospettiva di futuro per quel territorio, un passo importante per il ritorno alla serenità».