Una festa per la famiglia: il Congresso Eucaristico Diocesano entra nel vivo

Dopo il “preludio” spirituale offerto giovedì dalla densa riflessione di mons. Sigalini, il Congresso Eucaristico Diocesano entra nel vivo con il primo degli eventi legati agli ambiti del vissuto umano su cui il programma si modella: è l’ambito della vita affettiva, declinato sul tema “Eucaristia: passione di Dio per l’uomo”, quello su cui si incentra l’attenzione della comunità diocesana impegnata nella celebrazione congressuale.

L’iniziativa, in programma domenica prossima, 21 ottobre, ha per protagoniste le famiglie, realtà primaria in cui si vive l’affettività, che proprio a partire dal sacramento dell’altare, memoriale del dono d’amore di Cristo, trovano la propria origine e la fonte di ogni affetto e comunione.

L’appuntamento,domenica pomeriggio, è alle ore 15.30 presso la casa diocesana Buon Pastore (ex istituto Stimmatini) in via del Terminillo, per la Festa delle Famiglie, che si aprirà con un momento dedicato alla mostra vocazionale – sul tema della chiamata in rapporto all’eucaristia – presentata proprio in questa occasione (mostra che poi, per tutto il periodo del Congresso, resterà esposta sotto gli archi del vescovado).

A seguire, piccoli e grandi si riuniranno in momenti distinti: per i bambini e ragazzi ci sarà un’apposita attività, guidata dagli animatori dell’Azione Cattolica, mentre gli adulti seguiranno specifiche proposte di riflessione e condivisione. Quindi, un intenso momento di preghiera, con la presenza sacramentale di Gesù Eucaristico e segni particolari: assieme all’esposizione del Santissimo Sacramento, la preghiera sarà infatti arricchita da gesti e simbologie evocative del vissuto familiare con i rispettivi richiami biblico-sacramentali; all’ultima parte della preghiera i figli si riuniranno ai genitori ricollegandosi all’attività specifica vissuta; al termine, il saluto del vescovo mons. Lucarelli.

Un pomeriggio, dunque, voluto per richiamare il senso pieno del primo nucleo delle relazioni umane, la famiglia appunto, come “traduzione” del mistero dell’eucaristia. A tale momento di festa sono invitate tutte le famiglie reatine.