Una cattedrale di spighe: S. Maria Assunta di Rieti protagonista della Festa del Covo

Si terrà domenica 5 agosto a Campocavallo di Osimo la 74a edizione della Festa del Covo, tradizionale appuntamento della religiosità popolare italiana dedicato ogni anno a un monumento o simbolo della cristianità (ma non solo) riprodotto fedelmente in scala con la lavorazione di sole spighe di grano.

Quest’anno, per celebrare i 200 anni di fondazione della Pia Unione S. Antonio di Padova, sarà la volta della Cattedrale Basilica di S. Maria Assunta di Rieti.

«Come promesso un anno fa – dichiara il presidente del Comitato organizzatore della Festa del Covo, Raimondo Orsetti – il 2012 vedrà ospite di Campocavallo, la Comunità Provinciale e cittadina di Rieti e sarà la Cattedrale del capoluogo, intitolata a Maria Assunta, a essere rappresentata nel Covo. I maestri, come sempre, hanno lavorato in simbiosi con l’intera popolazione di Campocavallo, per rendere fedele la riproduzione della Cattedrale dei reatini. Siamo contenti di inserirci nelle manifestazioni per il Bicentenario di fondazione della Pia Unione S. Antonio di Padova, la più grande confraternita della Diocesi di Rieti, perché sarà occasione preziosa anche per rinsaldare legami forti tra la terra sabina e quella marchigiana attraverso momenti di fede e di religiosità popolare, preziosa eredità di chi ci ha preceduto in questi anni. Ringrazio la Provincia e il Comune di Rieti per la collaborazione prestata, Padre Olindo Baldassa, cittadino onorario sia di Rieti che di Osimo e ispiratore dell’idea del Covo 2012 dedicato a Rieti, i due Vescovi diocesani, Menichelli e Lucarelli, per l’attenzione che rivolgono verso una autentica festa di popolo».

La Pia Unione S. Antonio di Padova sarà rappresentata da un folto numero di consiglieri con lo stendardo ufficiale confraternale ed è il Priore, Marino Flammini, a motivare il gesto: «Con questa Festa del Covo 2012, la Sabina e le Marche tornano a consolidare un rapporto di amicizia già in essere da tempo. Lo fanno attraverso uno dei frutti privilegiati della terra, il grano. Quello stesso grano che fu il protagonista degli studi, compiuti proprio a Rieti, da un grande scienziato marchigiano: Nazareno Strampelli. Il Bicentenario della nostra Pia Unione si inserisce in questo binomio storico e completa adeguatamente lo slancio ideale e di fede che muove da sempre la realizzazione del Covo. Grazie – conclude Flammini – agli amici di Osimo per aver pensato a Rieti, alla Pia Unione S. Antonio e alla popolazione dei devoti del Santo, la cui festa trae origine proprio dall’ardore di fede della gente dei campi. Il 4 ottobre, infine, il Covo sarà a Rieti per essere ammirato dalla cittadinanza di Rieti».

A rappresentare, poi, il folklore della terra sabina sarà la “Compagnia degli Zanni” di Pescorocchiano. Per l’Amministrazione Provinciale di Rieti interverrà l’Assessore al Bilancio, Enzo Antonacci, mentre per il Comune di Rieti, l’Assessore allo sport e politiche giovanili, Alessandro Mezzetti: entrambi con i gonfaloni degli enti al seguito.