Un uomo del popolo che non si lascerà governare

Papa Francesco (Jorge Mario Bergoglio)

“Bergoglio, Bergoglio! È il nostro Bergoglio”: sono le grida di gioia delle uniche due giornaliste argentine presenti al media center allestito nei locali dell’Aula Paolo VI, al momento dell’elezione del cardinale Jorge Mario Bergoglio, gesuita, a Papa con il nome di Francesco. I loro volti rigati dalle lacrime e le parole strozzate in gola: “Non ci posso credere – dice al Sir Virginia Gladys Bonard, redattrice della rivista dei focolari ‘Ciudad Nueva’ – è il mio vescovo, il vescovo di Buenos Aires. Una sorpresa impressionante. Non ce lo aspettavamo anche se sapevamo che era molto considerato. Farà molto per la Chiesa: è un uomo lucido, di grande limpidezza, purezza, rettitudine, opzione per i poveri, un padre. Non posso immaginare la gioia dei miei connazionali argentini. Sarà un grande Papa che rinnoverà la Chiesa perché ha grandi capacità di governo”.

Vicino a lei Alicia Iris Barrios, di “Canale 21”, che al ritratto del Papa gesuita, fatto da Bonard, aggiunge ulteriori significativi particolari: “È molto impegnato nel sociale, a Buenos Aires non troverai nessuna chiesa con le porte chiuse. È una persona di grande equilibrio, un grande pastore. Papa Francesco non sarà un Pontefice che si lascerà governare, questo è molto chiaro. È un uomo del popolo!”. Mentre parla le tv mostrano le immagini del nuovo Pontefice che si appresta a parlare, Virginia e Alicia si voltano verso lo schermo più vicino, levano le mani al cielo gridando, “Francesco, che la Vergine ti protegga!”. Subito dopo si lasciano andare in un pianto liberatorio. I giornalisti intorno, discretamente, si allontanano, tornando al loro posto per raccontare una nuova pagina della millenaria storia della Chiesa.