Reate Festival

Un successo per “L’ultima estate” di Marcello Filotei

Un successo unanime per il Progetto Speciale prodotto dalla Fondazione Flavio Vespasiano e finanziato dal Ministero della Cultura, ispirato agli eventi drammatici legati al terremoto del 24 agosto 2016

Un grande momento di emozione collettiva l’esecuzione de L’ultima estate di Marcello Filotei al Teatro Flavio Vespasiano domenica scorsa 7 novembre. L’opera, che rievocava il dramma della distruzione causata dal sisma del 24 agosto 2016 nel quale l’autore ha perso entrambi i genitori, era un grande affresco di suoni e parole in un’ambientazione suggestiva di luci e immagini. Uno spettacolo originalissimo, in cui la mise-en-espace di Cesare Scarton si realizzava nelle proiezioni di Flaviano Pizzardi e nelle luci di Andrea Tocchio, animando visivamente ed emotivamente il magma sonoro che scaturiva dalla musica e dalle parole recitate. Composta per voce narrante, quartetto vocale, video ed ensemble strumentale, L’ultima estate non è un’opera come altre, è l’esplicitazione attraverso vari canali sensoriali del dolore inesprimibile, è la messa a nudo dei crudeli meccanismi mediatici di ogni tragedia, è infine una rappresentazione in cui l’applauso finale sembra esprimere molto di più della pur viva gratitudine per autore e artisti bravissimi. E’ un rivivere con pudore e verità drammi collettivi e sentirsi uniti per questo.

Ad aggiungere singolarità la presenza di una voce nota al grande pubblico per i registri comici e surreali, come quella di Greg, che – come molto opportunamente è stato sottolineato in una recensione dell’Osservatore Romano – raggiunge un effetto straniante sorprendente. Bravissimi tutti i musicisti, L’Ensemble Bruno Maderna e i solisti dell’Accademia d’Arte Lirica di Osimo diretti con perizia da Gabriele Bonolis. A lui il merito di aver reso al meglio una partitura difficile e di grande valore espressivo che d’altra parte rivela la padronanza della scrittura compositiva dell’autore Marcello Filotei. Su testo dello stesso Filotei (tratto dall’omonimo libro pubblicato con la prefazione del Papa) con la collaborazione di Vincenzo de Vivo per la parte drammaturgica, l’opera è stata prodotta dalla Fondazione Flavio Vespasiano come progetto speciale scelto e finanziato dal Ministero della Cultura, realizzata con il sostegno della Diocesi di Rieti, sotto la guida del Vescovo, a cui si aggiunge il patrocinio del Pontificio Consiglio per la Cultura e del suo Presidente, cardinale Gianfranco Ravasi.

L’iniziativa si è avvalsa anche del sostegno economico della società Errebian. In sala presenti le autorità civili e militari, il vescovo Domenico Pompili e l’arcivescovo Carlos Alberto de Pinho Moreira Azevedo delegato del Pontificio Consiglio della Cultura, il compositore Giorgio Battistelli direttore artistico del Festival Puccini di Torre del Lago e dell’Orchestra Haydn di Bolzano, un nutrito gruppo di giornalisti di varie testate nazionali e tre testate giornalistiche televisive RAI (TGR3, Rainews 24, TGR Lazio). I relativi servizi insieme alla corposa rassegna stampa sono disponibili in tempo reale sui canali social intitolati alla Fondazione Flavio Vespasiano e all’account collegato del Reate Festival e prossimamente sui relativi siti.

La sovrintendente della Fondazione Flavio Vespasiano Lucia Bonifaci e il direttore artistico Cesare Scarton ringraziano tutti coloro che hanno sostenuto questo importante progetto rendendo possibile l’espressione di temi attuali legati alla vita e ai sentimenti del nostro presente attraverso le arti musicali, visive e performative contemporanee, un connubio raro quanto prezioso per il futuro di noi tutti.

Lo spettacolo sarà replicato nelle altre tre regioni interessate dal sisma. Il 23 novembre a Foligno nell’Auditorium di San Domenico, il 25 a Fermo al Teatro dell’Aquila, il 30 all’Aquila nell’Auditorium del Parco.