Un equivoco e nasce la «notizia» della visita del Papa

Che ci sia il forte desiderio che il Papa che ha scelto di chiamarsi Francesco dopo aver fatto tappa ad Assisi venga anche a visitare la Valle Santa reatina è un fatto assodato. Così come non è certo un segreto che inviti e sollecitazioni siano pervenuti già da tempo al Santo Padre da parte tanto dell’autorità ecclesiastica quanto delle realtà civili. Ma da qui a tirar fuori annunci all’apparenza ufficiali o quasi ce ne corre.

Qualche giorno fa si è avuta notizia di una circolare inviata a tutti gli istituti dall’Ufficio scolastico provinciale, che parlava di una prossima visita del Pontefice a Rieti, che vedrebbe il mondo della scuola direttamente coinvolto (circolare quanto meno affrettata, visto che al momento non si può andare più in là di un comune desiderio).

Dopo di che la voce si è diffusa (in qualche scuola si è iniziato a dire «Teniamoci pronti per incontrare il Papa!») e giovedì un quotidiano ha sparato in edicola la notizia facendo galoppare la fantasia sulla scorta della comunicazione che sarebbe giunta dal ministero dell’Istruzione e ipotizzando addirittura la data della visita per maggio o settembre e un raduno di alunni reatini col Santo Padre forse allo stadio.

La dirigente dell’ex Provveditorato ha poi smentito la ricostruzione del giornale per cui il ministero avrebbe avvertito direttamente gli uffici reatini (dietro c’è probabilmente l’aver fatto, nella fretta, confusione con la Giornata nazionale promossa a maggio dalla Cei per tutto il mondo della scuola).

Ovvio che una notizia del genere non può giungere per vie “ministeriali” senza che né la diocesi interessata né le istituzioni locali ne sappiano nulla.

Ma circolari così equivoche e premature e conseguenti scoop giornalistici ancora più fantasiosi sarebbe meglio risparmiarseli fintanto che non si sa nulla di certo.

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