Ultimo saluto alla “Signora Lia”

Il primo novembre è venuta a mancare agli affetti dei suoi cari, e alla popolazione di Corvaro, Cecilia Scolta, da tutti conosciuta come la “Signora Lia”. 

Nata ad Avezzano nel 1928 e vissuta a Corvaro dal 1949, in seguito al matrimonio con Giuseppe Di Giuseppe, sindaco nel comune di Borgorose e consigliere provinciale, da cui ha avuto 6 figli.

Maestra elementare, nei suoi 40 anni di carriera ha lasciato un’impronta particolare nei ricordi dei suoi alunni, oggi adulti padri-madri di famiglia che continuavano ancora a chiamarla “Maestra Lia”.

Dotata di qualità canore, ha coltivato la passione per il canto che l’ha portata nonostante gli impegni familiari a creare e gestire un coro parrocchiale formato da giovani. La sua passione per la musica è stata tale da renderla artefice dell’opera di restauro dell’organo parrocchiale di Corvaro.

Donna di fede, attiva, sempre presente nelle iniziative territoriali, è stata direttrice per alcuni anni della colonia marina organizzata dall’amministrazione comunale.

Membro della giuria popolare ha esercitato la sua cittadinanza attiva nel lungo processo per l’attentato al papa Wojtyla contro il turco Ali Agca.

Donna di cultura, in questi ultimi anni ha realizzato e pubblicato un saggio dal titolo Racconti di guerra di una quindicenne. Nel saggio racconta la sua adolescenza vicina alle iniziative dell’azione cattolica, contornata di affetti e tormentata dalle vicissitudini della seconda guerra mondiale. Un saggio in cui emerge la sofferenza, i sacrifici del tempo, ma anche i grandi sentimenti di solidarietà, amicizia e amore.

Nel giorno del suo funerale erano presenti in molti, dai familiari, amici, conoscenti, ex alunni, tutti presenti per renderle l’ultimo saluto.

Commovente al termine della celebrazione liturgica la lettura di un saluto da parte delle ragazze del coro. Nella lettera si ricorda la gentilezza, l’amorevolezza, la pazienza, ma anche il rigore e la disciplina esercitata dalla maestra. Definita non solo maestra di canto ma anche di vita, per l’insegnamento sopra ogni cosa dell’amore, amore per la vita, la famiglia e per gli altri.

Con una frase estrapolata da una poesia di Alda Merini salutiamo la Signora Lia che tanto ha sorriso alla vita.

«Il tuo sorriso sarà luce per il tuo cammino, faro per i naviganti sperduti. Il tuo sorriso sarà un bacio di mamma, un battito d’ali un raggio di sole per tutti».