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Uil, Paolucci e Feliciangeli: «Le farmacie del territorio reatino lavorino in modalità battenti chiusi»

«Lavorare a battenti chiusi - spiegano Paolucci e Feliciangeli - significa far la fila fuori senza entrare nel presidio. Questo già accade ed è sempre accaduto quando le farmacie operano in turnazione notturna e quindi il tradizionale accesso ai locali è impedito. Rendere adesso quotidiana questa misura è semplice, è a costo zero ed è di buonsenso»

«A battenti chiusi. È la modalità di lavoro che tutte le farmacie e le parafarmacie di Rieti e dell’intera provincia dovrebbero adottare al più presto in questo periodo di emergenza sanitaria creata dal contagio da nuovo coronavirus Covid-19. Una ulteriore accortezza di distanziamento sociale che sicuramente accresce la sicurezza delle donne e degli uomini che in questi giorni così complicati sono in prima linea per assicurare uno dei servizi essenziali per la popolazione». Lo chiedono Alberto Paolucci, Segretario della Uil di Rieti e della Sabina romana, e Pietro Feliciangeli, Segretario della Uiltucs Rieti.

«Lavorare a battenti chiusi – spiegano Paolucci e Feliciangeli – significa far la fila fuori senza entrare nel presidio. Questo già accade ed è sempre accaduto quando le farmacie operano in turnazione notturna e quindi il tradizionale accesso ai locali è impedito. Rendere adesso quotidiana questa misura è semplice, è a costo zero ed è di buonsenso. È una precauzione per i farmacisti, per i dottori e per tutti i dipendenti. Ma é anche una ulteriore sicurezza per i cittadini che riescono così più facilmente a mantenere quel distanziamento sociale necessario per contenere il virus».

«Facciamo tutti un ulteriore sforzo – concludono Paolucci e Feliciangeli – Le farmacie inizino a lavorare a battenti chiusi, tuteliamoci tutti dal rischio di eventuali contagi. Tuteliamo chi lavora in farmacia, tuteliamo insieme un servizio essenziale, tuteliamoci mettendoci in fila ordinatamente a più di un metro di distanza. E insieme ce la faremo».