UGL: Gianani riceverà un plauso per il ridimensionamento?

Ora siamo veramente agli sgoccioli. Quello che sembrava una minaccia da scongiurare ora sta diventando realtà e la sanità reatina sta andando incontro al tanto temuto e drastico ridimensionamento. Un ridimensionamento, non come si vuol far credere, al momento inevitabile ma pianificato da tempo da Regione/gestione Polverini e avallato da Zingaretti e compagni, nonostante le rassicurazioni elettorali e i comunicati a dir poco ipocriti, nella consapevolezza, da un a parte, della necessità del rientro del debito e, dall’altra, della impossibilità di apportare i necessari e dovuti tagli, quelli giusti, per l’impedimento rappresentato da interessi trasversali e da onnipresenti logiche clientelari.

Un ridimensionamento per il quale, noi crediamo, il direttore Gianani riceverà, a scadenza del suo mandato, un plauso e forse una promozione dalla politica per la sua capacità di dare un colpo al cerchio e uno alla botte e aver portato a casa il risultato dei tagli e dei risparmi, pochi importa dei disagi arrecati alla popolazione e alla prevaricazione dei suoi diritti. Il furbo Gianani, infatti, si è saputo ben destreggiare fino alla fine, giocando il ruolo di impotente spettatore obbligato a rispettare leggi e norme e, allo stesso tempo, di manager sensibile alle istanze dei cittadini e dei lavoratori, sollecitando la Regione con richieste formali ma sostanzialmente di facciata.

Facendola in barba, in questo modo, anche ai sindacati, ma non certo alla UGL, intenti a perseguire la solita politica del lavoro e dell’occupazione in un momento in cui questa può essere garantita solo dalla efficienza del sistema e non più né da contratti né da concertazione. Da questo, inascoltata e tradizionalmente ripudiata dal confronto, la UGL è rimasta fuori. Ma non spettatore passivo perché sempre latore di documentate istanze di rinnovamento e di trasformazione che avrebbero potuto portare a risultati positivi, come testimoniato da chi in altre regioni ha seguito certe strategie limitando i danni al sistema in questo periodo di estrema congiuntura.