Ue: istituzioni all’erta per terrorismo, Libia e migrazioni. Intanto si prepara l’uscita del Regno Unito

(Bruxelles) Anche le istituzioni europee “chiudono per ferie” nelle settimane centrali di agosto, benché Commissione e Consiglio restino all’erta per seguire i temi più “caldi” della stagione: soprattutto lotta al terrorismo, Isis, Libia, migrazioni e sbarchi sulle coste mediterranee, economia, Brexit. In particolare si lavora a due appuntamenti importanti: mercoledì 14 settembre il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, pronuncerà il discorso sullo “stato dell’Unione” al Parlamento europeo, che in quella settimana sarà riunito in sessione plenaria a Strasburgo; il 16 settembre, invece, si riunirà informalmente il Consiglio europeo (riunione dei capi di Stato e di governo), a Bratislava, che affrontare i temi urgenti dell’integrazione comunitaria e definire una strategia per i negoziati di uscita del Regno Unito dall’Unione. A proposito del discorso sullo “stato dell’Unione”, che farà il punto su tutte le tematiche aperte su scala continentale, nel sito della Commissione si afferma: “Il presidente Juncker passerà in rassegna i risultati ottenuti l’anno passato e presenterà le priorità per l’anno a venire. Descriverà anche il modo in cui la Commissione intende affrontare le sfide più urgenti dell’Unione europea”.
Il discorso sarà seguito da un dibattito in seduta plenaria. Tradizionalmente, il discorso sullo “stato dell’Unione” dà l’avvio al dialogo con il Parlamento e il Consiglio, come previsto nel Trattato di Lisbona, per preparare il programma di lavoro della Commissione per il 2017. Il Parlamento e la Commissione torneranno comunque a riunirsi a partire dall’ultima settimana di agosto.