Trasporto pubblico: «continua senza sosta lo smantellamento»

«Mentre le temperature di questa estate rovente non accennano ad attenuarsi, continua senza sosta lo smantellamento del servizio di Trasporto Pubblico Locale della provincia di Rieti. Gli attori in scena sono sempre gli stessi e si avvicendano tra loro, scambiandosi il ruolo di protagonista di questo scempio: la Regione, la Cotral, Trenitalia Servizio Regionale e tutti coloro che ancora non hanno pienamente compreso che per questa strada, si emargina ed impoverisce un intero territorio».

Lo scrivono in una nota S. Caringi (FILT CGIL) e P. Meli (FIT CISL) aggiungendo «Tre notizie arrivano come un macigno:

La chiusura, per manutenzione, della linea ferroviaria per L’Aquila, sostituita da un imbarazzante pulmino a 15 posti, chiusura che si è realizzata senza che fossero indagate le effettive necessità di Rieti e quasi in malinconica risposta a chi vorrebbe un altro ruolo per quella ferrovia, nella diatriba delle relazioni con la capitale.

Lo scandaloso livello di servizio erogato da Trenitalia/Cotral che ha visto, nella giornata di Domenica us, i passeggeri provenienti da Rieti abbandonati alla stazione di Fara Sabina in attesa di un inesistente “interscambio”; questo senza voler dire delle continue soppressioni e ritardi che si realizzano ogni giorno su FM1

Il ritorno alla ribalta (di carta stampata) del progetto di messa in sicurezza della Via Salaria, direttrice fondamentale nella mobilità del nostro territorio, nell’ambito della polemica che ha visto una importante azienda, insediata nel territorio, riaprire una discussione che da troppe parti (politiche) si voleva sopire».

«Noi crediamo che con la fine di questa estate si debba riaprire una nuova stagione per la mobilità della Provincia di Rieti e questo si potrà realizzare a partire da un nuovo modo di rapportarsi al territorio e di rispettarne le peculiarità ed i bisogni, anche rinunciando a “strani” progetti di sperimentazione intermodale. I viaggiatori reatini abbandonati alla stazione ferroviaria di Fara Sabina, in una rovente domenica di luglio – concludono i sindacalisti – devono essere il monito e lo sprone per cambiare direzione».